Una «fabbrica di cultura». Questo, nelle ambizioni coltivate dal nuovo direttore dello stabile capitolino Giovanna Marinelli, lobiettivo su cui puntare per la prossima stagione del Teatro di Roma. Trasformare le sale di largo di Torre Argentina e dellOstiense in due laboratori privilegiati dove il nuovo si confronta con il classico in una costante passaggio di stimoli e riflessioni da un fronte allaltro, da una sala allaltra. La prossima stagione dellArgentina si aprirà con due produzioni del Teatro di Roma: in prima nazionale Filumena Marturano, il nuovo spettacolo di Luca De Filippo e Francesco Rosi, con Lina Sastri, in scena dal 9 ottobre al 16 novembre, e a seguire (sempre in prima nazionale) Porcile di Pier Paolo Pasolini, diretto da Massimo Castri (dal 25 novembre al 21 dicembre). Tra le novità del prossimo anno, poi, per un pubblico di ragazzi e di famiglie, Pippi Calzelunghe, spettacolo che vedrà la collaborazione artistica di Gigi Proietti (prima nazionale assoluta dal 26 febbraio).
A inaugurare il cartellone del teatro India sarà invece, dal 23 settembre al 19 ottobre, Molto rumore per nulla di Shakespeare, con Gabriele Lavia che guiderà una compagnia di under 35, mentre il progetto «Oggi verso Domani» darà spazio a due giovani artiste romane e ai loro spettacoli (in prima nazionale dal 9 al 14 dicembre): Marta Poggi con La storia di Ermengarda e Lucia Calamaro con Magick - Storia quasi tutta vera ma incompiuta di George Denis: portiere parigino e mago. Nel rispetto della tradizione di apertura del Teatro di Roma alla scena internazionale, il cartellone della prossima stagione si arricchirà anche di importanti presenze artistiche: allArgentina il ritorno del regista lituano Korsunovas con il suo nuovo spettacolo Hamlet e per la prima volta il grande attore inglese Steven Berkoff con One man.
LIndia, invece, ospiterà lo spettacolo del Teatro Nazionale Sloveno Somrak Bogov tratto da La caduta degli Dei di Luchino Visconti, mentre dal Cile giungerà Neva della compagnia Teatro en Blanco.
Nel segno di un continuo confronto tra passato e presente, tra contemporaneità e classici la prossima stagione dello stabile capitolino proporrà al pubblico romano anche i nuovi lavori di Marco Paolini, che duetta con Margaret Thatcher, e di Franco Barnciaroli, che metterà in scena un Don Chisciotte pensato come omaggio a Vittorio Gassman e Carmelo Bene.
E poi ancora una produzione da grandi nomi con Anna Bonaiuto, Alessio Boni, Michela Cescon e Silvio Orlando per lirriverente testo di Yasmine Reza Il Dio della carneficina, il nuovo spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti che racconta La storia di Ronaldo il Pagliaccio del Mc Donalds di Rodrigo Garcia. Non mancherà il nuovo lavoro scaturito da quella preziosa fucina rappresentata dal laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli con attori diversamente abili.
La stagione dello stabile si chiuderà (dal 25 giugno al 5 luglio al teatro India) con Urania, la città delle storie disabitate, rassegna dedicata al mondo della fantascienza con letture, incontri e mostre dal 30 giugno al 5 luglio.
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