Il «bambino» sta crescendo. Basta guardare la sua pagina su Facebook che conta ormai più di cinquemila contatti. Ora sogna di diventare il Maldini dellInter («mi basterebbe fare la metà di quello che ha fatto lui») e, perché no, il Bergomi che vinse a 19 anni il Mondiale in Spagna - senza baffi. Davide Santon ha prima sorpreso il calcio italiano con il suo esordio senza emozioni e quindi ha stregato il ct Lippi, che lo ha definito «un predestinato». Era esattamente un anno, da quando cioè Donadoni convocò Marco Materazzi per la trasferta europea in Austria e Svizzera, che un interista non vestiva la maglia della Nazionale maggiore. Lo farà domani sera a Pisa contro lIrlanda del Nord e poi lavventura sudafricana per la Confederations Cup. La novità principale annunciata da Lippi, che gli ha già parlato a lungo anche sotto gli occhi delle telecamere. «Mi ha detto di vivere questesperienza con serenità rivela Santon e che se è difficile arrivare a un obiettivo del genere, ancora più difficile è conservarlo...».
Perle di saggezza, non usuale per un ragazzo catapultato nel giro di pochi mesi dalle giovanili addirittura alla Champions League: «La mia vita è cambiata, quando diventi calciatore entri in un altro mondo, le ragazze, che già non mi mancavano, ti cercano e ora con la nazionale lo faranno ancora di più. Ma ci sono anche gli invidiosi: bisogna selezionare le persone e stare con chi ti può aiutare».
In tanti lo hanno aiutato e Davide ha vissuto un anno straordinario. «Se penso che un anno fa giocavo ancora le finali (vinte, ndr) con gli allievi nazionali... Tutto questo anche grazie a Mourinho, che mi ha fatto giocare molto. Un tecnico italiano non avrebbe avuto tale coraggio». Giovane come quel Balotelli ancora tenuto ai margini dellazzurro dei grandi. «Mario è un po diverso da me, poteva stare benissimo a Coverciano se non avesse avuto certi atteggiamenti che possono avere infastidito tifosi ed avversari, ma probabilmente anche il ct Lippi». Ma a lui non piace essere definito lanti Balotelli. Preferisce spiegare come è possibile fare un triplo salto mortale di carriera. «Grande impegno negli allenamenti, umiltà e un po di fortuna, senza però montarsi la testa», la ricetta del campioncino in erba. Che nel finale di stagione un piccolo calo lha avuto. «Ho fatto qualche uscita di troppo e mi è stato cambiato ruolo, da sinistra sono passato a destra», si giustifica Santon. Con Lippi dovrà giocare proprio in quella posizione, dove secondo il ct cè carenza di calciatori.
MDD
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.