da Milano
Il consiglio di amministrazione di Vodafone, la maggiore società di telefonia mobile del mondo, ha rinnovato la fiducia al suo amministratore delegato Arun Sarin nonostante il 10% degli azionisti avesse votato contro la sua conferma in carica.
«È assolutamente fuori questione che Arun Sarin se ne vada da questo gruppo»- ha detto, nel corso dell'assemblea annuale dei soci il presidente uscente del consiglio Ian MacLaurin che sarà sostituito da John Bond presidente della holding Hsbc.
Sarin è finito al centro delle critiche di alcuni azionisti per non aver esposto chiaramente quale strategia Vodafone intenda perseguire di fronte al rallentamento della crescita nei mercati strategici europei e alle nuove tecnologie.
Tra gli azionisti che si sono opposti alla rielezione di Sarin ci sono Standard Life Investments, titolare di circa l'1,7% di Vodafone, e Morley Fund Management, cui fa capo il 2,1%. Ma il risultato per Sarin è stato notevole: lamministratore delegato infatti ha ricevuto la fiducia dell85% degli azionisti (il5% si è astenuto) grazie anche ai buoni risultati trimestrali registrati dallazienda che ha visto un aumento degli utenti nei tre mesi pari a 4,5 milioni. Del resto il board di Vodafone è favorevole a Sarin che aveva comunque già fatto alcune mosse importanti per ristrutturare il gruppo come la vendita della controllata giapponese, da sempre fonte di pesanti perdite e la riorganizzazione del business in Europa. Sul fronte delle partecipazioni il presidente MacLaurin ha ribadito che Vodafone è soddisfatta delle prospettive della sua joint-venture americana Verizon Wireless ma considererà qualsiasi offerta per il suo 45% nell'interesse degli azionisti. Verizon Communication da alcuni mesi sta tentando di rilevare la partecipazione della partner Vodafone e alcuni azionisti hanno sollecitato il gigante britannico a cedere la propria quota e redistribuire i proventi agli investitori.
«Verizon ha raddoppiato il suo valore negli ultimi due anni» ha detto Sarin che ha fino ad ora ha sempre respinto le offerte fatte dalla società Usa perchè ritenute troppo basse. Considerando anche che il mercato Usa della telefonia mobile concede ancora spazi di crescita. Basta pensare che in tre mesi la società ha aggiunto 1,8 milioni di nuovi abbonati portando il totale a oltre 54,8 milioni.
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