«Tutto si può migliorare e lo facciamo di giorno in giorno, ma già oggi Poste è pronta per la quotazione in Borsa, per efficienza, ed anche per la qualità di servizi erogati». Lamministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi, lo ha ribadito ieri confermando anche che dal momento della decisione dellazionista il percorso verso la quotazione dovrà tener conto «di tempi tecnici di 12-18 mesi».
Quanto al braccio di ferro tra le Poste e lAbi, Sarmi ha dichiarato di considerare la procedura aperta dallAntitrust come «un momento positivo per fare completamente chiarezza a vantaggio dei consumatori finali».
In attesa della decisione del Tesoro sulla quotazione a Piazza Affari, continua intanto il lavoro sulla gestione e sui servizi. Sarmi, per esempio, ha sottolineato come «con la chiusura del bilancio 2005 verranno introdotti i principi Ias, che garantiranno più chiarezza e trasparenza». Sul fronte dei servizi, laccento viene posto sul piano degli investimenti: «750-800 milioni lanno fino al 2008». Entro tre mesi, aggiunge, la società metterà anche a punto il progetto per trattare tutta la corrispondenza con i tempi e la qualità con cui oggi viene offerto il servizio di posta prioritaria.
Sarmi ha infine ricordato il successo della carta prepagata: in due anni ne sono state vendute 2 milioni e 700mila.
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