Sauna, tennis e nuoto al coperto La Caimi vivrà 365 giorni l’anno

La Regione l’aveva battezzata un monumento di interesse pubblico. Un bell’elogio, ma pure uno smacco per la piscina Caimi di via Botta, fiore all’occhiello del Comune fino a quattro anni fa. Nuoto, tintarella sull’erba invece che sul cemento come nella maggior parte degli impianti milanesi, la struttura d’estate faceva anche le ore piccole con gli apertivi in musica a bordo vasca. Fino al 2007, quando l’Asl trovò delle irregolarità nei sistemi di filtraggio dell’acqua che la rendevano inutilizzabile. E da allora, nessuno ci è più entrato, lavori annunciati e sempre rinviati per mancanza di fondi. É nato anche un blog dei residenti nel quartiere, ha fatto rumore e un anno fa Palazzo Marino aveva annunciato la riapertura per il 2010. Ma un’altra estate è passata con le serrande abbassate e le vasche vuote. Ora, forse qualcosa si muove. Milanosport che gestisce gli impianti sportivi milanesi una ventina di giorni fa ha consegnato all’assessore allo Sport Alan Rizzi un dossier con tre diverse opzioni per il restyling della Botta. Dalla versione «minimal» e meno costosa, che prevede la messa a norma per la depurazione delle acque, il rifacimento delle vasche, l’abbattimento delle barriere architettoniche, per un investimento di circa 3,5 milioni di euro. Fino al piano «c», che è quello che Palazzo Marino intende sottoporre ai «vicini di casa», il teatro Pier Lombardo gestito da Andrèe Ruth Shammah che potrebbe partecipare alle spese e ottenere in cambio l’uso per rappresentazioni, mostre, iniziative culturali. L’idea, anticipata ieri dal presidente di Milanosport Milko Paletti e dall’assessore Rizzi ai consiglieri comunali riuniti in commissione, è di «far vivere l’impianto 365 giorni l’anno». Per questo, sostiene Paletti, sarebbe meglio investire di più ma ottenere risultati più efficaci in termini di ingressi invece di limitarsi alla messa in regola. Tradotto in cifre: il costo stimato per un intervento di riqualificazione complessivo è il doppio, circa 7,3 milioni di euro, ma in venti mesi (la durata prevista del restyling) verrebbero coperte le piscine per utilizzarle sia d’estate che d’inverno, lo specchio d’acqua complessivo sarebbe pari a 1.060 metri quadrati, di cui 700 dell’attuale vasca piccola oltre alla nuova vasca nuoto (25 x 12,5 metri), ricavata all’interno dell’attuale vasca grande tramite dighe mobili e penisole. La copertura sarà di tipo apribile, con una parte fissa che chiuderà la vasca fitness e le altre movibili. Un impianto pensato per il benessere, con la creazione di isole relax all’interno della piscina con panche idromassaggio e getti d’acqua, una palestra di circa 250 metri quadri, un’area spa di 135 metri quadri con saune, bagni turchi, docce emozionali, percorsi acquatici, e un baby parking dove lasciare i piccoli mentre si fa nuoto o ginnastica.
Il progetto - che dovrà essere sottoposta alla Sovrintendenza delle Belle arti - prevede anche un campo polifunzionale, dove si potrà praticare tutto l’anno tennis e calcetto al coperto, un campo da beach volley per l’estate, un’area ristorante di design dove potranno essere organizzate anche nei mesi invernali degustazioni di cibo e vini, serate a tema, mostre.

MilanoSport ha calcolato anche gli incassi in oltre 1,4 milioni l’anno, un’offerta così ampia potrebbe attirare 7.300 iscritti e oltre 255mila utenti all’anno. E Rizzi e Paletti anticipano che verrà studiata la copertura anche di altre piscine, come l’Argelati, che oggi possono essere utilizzate solo nei 4 mesi estivi.

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