Saviotti: «Ora la struttura è definitiva» Utile in rialzo

Profitti in crescita per il Banco Popolare. L’istituto veronese guidato da Pier Francesco Saviotti ha registrato nel 2010 un utile netto di 308 milioni, in crescita del 15,3% rispetto ai 267 milioni dell’esercizio precedente. L’utile del Banco Popolare «stand alone», ossia senza l’apporto di Italease, è stato di 255,5 milioni (+26,2%). All’assemblea dei soci sarà proposto un dividendo pari a 3 centesimi per azione, con un monte dividendi complessivo di 53 milioni in linea con l’esercizio precedente.
Saviotti ha assicurato agli analisti che la struttura del Banco è ora da considerarsi «definitiva» ed è composta da cinque banche commerciali: Popolare di Verona-Sgsp, Popolare di Novara, Popolare di Lodi, Credito Bergamasco e Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno. Non ci sono, quindi, altre cessioni all’orizzonte del Banco che ha anche approvato il progetto di fusione per incorporazione di Efibanca.

Saviotti ha poi sottolineato la ritrovata salute dell’istituto: «Ora abbiamo dei numeri che ci danno una ragionevole tranquillità», e Italease «non ci preoccupa più di tanto»: alla fine del 2010 il core tier 1 pro-forma era pari al 6,5%, considerando anche l’impatto dell’aumento dei capitale da 2 miliardi e il rimborso dei Tremonti bond. Per la prima volta entrerà una donna nel consiglio di sorveglianza del Banco: è Cristina Zucchetti, presidente della Zucchetti, candidata insieme a Gian Luca Rana, Angelo Squintani, Fabio Ravanelli e Alfonso Sonato.

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