«È stato come quando ci si innamora. Si conosce una donna e per anni non la si considera, poi allimprovviso nasce qualcosa per cui non riesci a tenerti a freno», così Nicola Di Vairo, savonese e fino a qualche mese fa esponente del direttivo regionale di Italia dei Valori spiega il suo passaggio nel Popolo della Libertà. Una scelta spontanea alla quale è stato convinto dal nipote, Maurizio Del Penno, deputato Pdl del Trentino, «mi ha stimolato: ero deluso dallesperienza con Di Pietro - racconta - e non volevo più dedicarmi alla politica. Poi mi ha fatto ragionare e mi sono rimesso in gioco fuori dal centrosinistra vuoto nei contenuti e nei valori».
Così Nicola Di Vairo oggi si ritrova candidato nel collegio provinciale di Varazze per la lista civica «Vince su Savona» in appoggio ad Angelo Vaccarezza, mentre a Varazze si è già impegnato per sostenere Giovanni Delfino (Pdl) come sindaco. «Con me porto 67 ex iscritti allItalia dei Valori che hanno vissuto lesperienza di un partito despota in cui sta governando un dittatore che si chiama Giovanni Paladini -affonda Di Vairo-. Sta usando il partito a suo uso e costume, basta vedere le candidature per le europee.
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