I fischi al cardinale Bagnasco? Sbagliati, sì, ma mica perché segno di inciviltà, di intolleranza, di assurda contrapposizione ideologica. Macché, quei fischi non dovevano arrivare perché Bagnasco è lerede del cardinale Boetto. E Boetto sì che era bravo. Parola di Marta Vincenzi. Anzi, lezione di storia della «prof» Vincenzi. Che il giorno dopo interviene per stigmatizzare quanto accaduto in piazza Matteotti nel giorno in cui la folla si lavava la bocca di antifascismo come sinonimo di democrazia a prescindere, di antiviolenza per definizione.
Così interviene il sindaco: «Sono episodi che condanno e che dimostrano tra laltro come ci sia ancora un po di ignoranza della storia. Proprio la Chiesa fu determinante per mediare la resa dei nazi-fascisti a Genova il 25 aprile 1945 e salvare il porto. Non aveva perciò alcun senso non riconoscersi, proprio ieri, nella presenza della Chiesa». Proprio ieri, domani magari è un altro giorno e... si può fare. La Chiesa fu determinante contro i nazi-fascisti allora, proprio ieri non si poteva scaricare così. Chi ha fischiato è «ancora un po ignorante». Della storia, sintende. Mica di più. Mica è un intollerante, un antidemocratico, un fascista col fazzoletto rosso al collo. Certe cose non si dicono di chi va in piazza il 25 aprile.
Ma daltra parte i fischi a Bagnasco sembrano non ci siano neppure stati. Persino lAvvenire, il giornale dei vescovi, garantisce la massima pluralità dellinformazione titolando sugli «applausi di Genova a Bagnasco». Tutti impazziti gli altri? No, Avvenire ammette che è partita «una bordata di fischi, insulsa quanto rapida», ma che era stata solo «scagliata maliziosamente per consegnare alle agenzie di stampa la notizia della contestazione alluomo di Chiesa». Tattica politica, niente più. Come se Bagnasco nella «città più democratica dEuropa» non vivesse da oltre un anno sotto scorta e sotto minaccia. E daltra parte lanalisi dellAvvenire, sui fischi inesistenti devessere reale e conferma lallucinazione collettiva visto che il quotidiano genovese, il Secolo XIX non ne fa cenno in un titolo, in una discalia, o in un sommario che sia uno in tre pagine complete dedicate alla visita di Napolitano. Quattro righe, sempre su tre pagine, a metà pezzo, su «un fischio, due, decine». Ma «il cardinale prosegue senza incertezza». Probabilmente erano le sirene festanti del porto quelle che hanno coperto gli applausi.
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