Dopo la proposta di Rifondazione Comunista di ricorrere alla requisizione degli immobili sfitti per fare fronte alla richiesta di alloggi, nel dibattito interviene il gruppo regionale Ds con una chiara presa di posizione. «Non condividiamo la proposta di ricorrere alla requisizione, pur nelle condizioni estreme proposte da Rifondazione, come strumento per affrontare il problema degli sfratti e del diritto alla casa anche per le fasce più deboli della popolazione» ha detto il capogruppo Moreno Veschi. «La requisizione infatti - ha spiegato - è una procedura di dubbia legittimità e di difficile applicazione e non riteniamo, quindi, che sia lo strumento più adatto per affrontare una problematica che necessita di una strategia e di una visione più complessa». Il gruppo regionale Ds propone al contrario una politica volta a valorizzare, con un impegno finanziario di svariate decine di milioni di euro, il patrimonio immobiliare pubblico esistente e a sostenere con adeguati interventi le persone che si trovano in difficoltà nel sostenere il costo degli affitti.
Un'altra scelta strategica è quella di dare vita a una politica che metta in rete l'amministrazione regionale e i Comuni per favorire l'accordo con soggetti privati, tramite l'attivazione di strumenti urbanistici e fiscali, con l'obiettivo di prevedere contratti d'affitto compatibili con le condizioni economiche di larghe fasce di popolazione (il cosiddetto canone moderato).Consiglio regionale della Liguria
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