da Milano
Il Fisco schiaccia lacceleratore. Dallanno prossimo, anticipano tutte le date per la consegna e il pagamento delle imposte: in particolare, il modello Unico telematico dovrà essere spedito entro il 31 luglio, quindi ben tre mesi prima rispetto alla data del 31 ottobre, valida ancora per questanno. Ecco le principali novità, previste dalla legge Bersani-Visco, per quanto riguarda i vari appuntamenti.
Unico. Oltre al drastico anticipo per le dichiarazioni consegnate via computer, anche i moduli cartacei dovranno essere presentati in banca o alle poste entro il 30 giugno - invece del 31 luglio - e dovranno essere riversati al fisco entro quattro mesi e non più cinque. In cambio, il ministero promette di approvare i nuovi modelli di dichiarazione entro il 31 gennaio, anziché il 28 febbraio.
Modello 730. Anche qui, la «stagione» si accorcia. Si torna infatti alla vecchia scadenza del 31 maggio (questanno era il 15 giugno) per la consegna della dichiarazione al Caf o ai professionisti abilitati. Dovranno accelerare anche gli intermediari, obbligati a riversare al fisco i dati entro il 31 luglio anziché il 20 ottobre e i datori di lavoro, pubbliche amministrazioni comprese, che consegneranno il Cud ai dipendenti entro il 28 febbraio e non più il 15 marzo.
Modello 770. È la dichiarazione dei datori di lavoro e dei sostituti dimposta ed è anche la più radicalmente modificata dal provvedimento. Non potrà più, infatti, essere presentata insieme al modello Unico e la consegna dovrà avvenire entro il 31 marzo. Prima, invece, la scadenza per le dichiarazioni cartacee era il 30 settembre e quella telematica il 31 ottobre.
Versamenti. Qui lanticipo è «mini»: dal 20 al 16 giugno per quanto riguarda il saldo 2006 e il primo acconto 2007 di Irpef, Ires, Irap e Iva. Analogamente, passa dal 20 al 16 luglio la scadenza prevista per i contribuenti ritardatari (sempre con la maggiorazione dello 0,4%).
Ici. Due novità per lImposta comunale sugli immobili. La scadenza del pagamento viene uniformata a quella del primo acconto Irpef, per consentire la compensazione: in pratica, leventuale credito Irpef, risultante dalla dichiarazione dei redditi, potrà essere «girato» per pagare lIci.
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