Scajola (Fi) al vertice del «Copaco»: dovrà controllare i servizi segreti

Un’elezione all’unanimità, quella dell’onorevole Claudio Scajola - già ministro dell’Interno, dell’Attuazione del programma, e delle Attività produttive nel governo Berlusconi - alla presidenza del Copaco, il comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato, riunito ieri nella sua prima seduta della legislatura.


Dopo le voci che si erano diffuse nei giorni scorsi, che parlavano dello stesso Scajola, attuale deputato di Forza Italia, come la personalità in prima fila nei consensi delle forze di maggioranza e opposizione in parlamento, ieri la riunione del comitato ha sciolto le residue incertezze che erano legate anche al prestigio e all’autorevolezza degli altri candidati all’incarico: fra questi, gli ex ministri di Forza Italia Antonio Martino e Giuseppe Pisanu, quest’ultimo successore di Scajola al Viminale (la carica di vertice del Copaco, per tradizione, viene attribuita a un esponente dell’opposizione).
«Sono da sempre convinto - ha dichiarato immediatamente dopo la nomina (...)

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