Scajola: "L'Italia investirà sul nucleare"

Il ministro per lo Sviluppo economico dal Giappone annuncia ai colleghi che l'Italia ha cambiato posizione sul nucleare, "opzione sulla quale il nuovo governo italiano ha deciso di investire nel prossimo periodo". Caro carburanti: Palazzo Chigi pronto a intervenire. I consumatori: in arrivo stangata da 1.255 euro a famiglia

Scajola: "L'Italia investirà sul nucleare"

Aomori (Giappone) - Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, si è detto soddisfatto per le conclusioni della riunione del G8 sull'energia di Aomori che "impegnano i nostri Paesi a una politica energetica di efficienza utilizzando ogni nuova tecnologia" e assegnano all'energia nucleare un ruolo importante per la diversificazione del mix energetico e la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Scajola ha anche voluto far sapere ai suoi colleghi che l'Italia ha cambiato posizione sul nucleare, "opzione sulla quale il nuovo governo italiano ha deciso di investire nel prossimo periodo". Il ministro dello Sviluppo ha anche annunciato che l'anno prossimo sarà l'Italia a ospitare un vertice internazionale dei ministri dell'Energia.

Energia pulita Nel corso del vertice G8 sull'energia svoltosi ad Aomori, Scajola ha richiamato l'esigenza che il Fondo per le Tecnologie Pulite (Clean Technology Fund) proposto da Usa, Giappone e Regno Unito sia aperto anche al settore privato. "Il nuovo fondo non dovrà limitarsi a essere un collettore di fondi pubblici, anche perché essi non potrebbero mai essere adeguati alla dimensione del problema - ha sottolineato Scajola - ma piuttosto dovrà essere un meccanismo innovativo in grado di catalizzare investimenti privati, allocare efficacemente le risorse e favorire lo sviluppo e il trasferimento delle tecnologie più avanzate nelle aree del pianeta dove sono più necessarie". I fondi pubblici, secondo Scajola, dovrebbero essere "solo complementari a iniziative private focalizzate su concreti programmi di investimento decisi insieme al Paese ricevente". La proposta, ha poi commentato il ministro, ha suscitato l'attenzione da parte dei colleghi. Giappone, Usa e Regno Unito stanno cercando di coinvolgere gli altri membri del G-8 nel finanziamento di questo fondo coordinato con la Banca Mondiale, che dovrebbe ammontare a 10 miliardi di dollari.

Trasporti, caro carburanti Il governo intende venire incontro alle categoria che sono più in difficoltà per il caro-energia e i sempre più alti prezzi dei carburanti. Palazzo Chigi potrebbe intervenire in modo tale da evitare che i costi ricadano, seguendo l'intera catena produttiva, sull'ultimo passaggio della filiera, cioé i prodotti finiti e quindi i consumatori. "Questo è un discorso che vale per l'autotrasporto, la pesca e così via", ha spiegato Scajola -. Non si può pensare - ha continuato, a poche ore dall'incontro di Roma tra il ministro Altero Matteoli con gli autotrasportatori - di contrastare un fenomeno planetario con una politica di contenimento dei costi da parte dell'Italia, che è poca cosa nello scenario energetico globale".

Stangata in arrivo La nuova impennata del prezzo del petrolio torna a pesare su benzina e altri carburanti e alimenta la protesta degli autotrasportatori.

I consumatori prefigurano una stangata da 1.255 euro: con il petrolio a 140 dollari, dicono infatti Adusbef e Federconsumatori, si alza il prezzo della bolletta energetica delle famiglie italiane, con un impatto sull'inflazione addirittura del 4,3%.

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