(...) Scajola, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, avrebbe già in tasca la lettera di adesione di un numero tale di parlamentari da consentire la formazione di gruppi autonomi - ne occorrono 20 alla Camera e 10 al Senato -, con lobiettivo dichiarato di sostenere la maggioranza. Ma non si tratta di un nuovo partito. Allo stato, riferiscono le stesse fonti, sarebbe unipotesi allo studio e nessuna decisione è ancora stata presa. Piuttosto, questi gruppi dovrebbero essere la risposta della «vecchia guardia» azzurra legata allo storico coordinatore di Fi, soprattutto sul territorio, che denuncia lo sbilanciamento del Pdl a favore degli ex di An.
Fra i parlamentari liguri che potrebbero - ma nessuna conferma è arrivata - già far parte dei gruppi autonomi ci sarebbero Sandro Biasotti e Franco Orsi, mentre pronti ad aderire potrebbero essere Michele Scandroglio e Roberto Cassinelli. Intanto a giudizio di Mario Baccini, leader dei Cristiano popolari del Pdl, che fa parte della Fondazione Colombo, «Scajola sta facendo uniniziativa allinterno del Pdl, e ritiene che ci sia bisogno un riequilibrio delle forze in campo dopo la frattura di Fini. È chiaro che lex ministro, anche nella parte moderata del partito, rappresenta un punto di riferimento. Io - precisa ancora Baccini - non ho firmato nessuna lettera di adesione, non sono un tifoso di Claudio o di altri, con i Cristiano popolari ho contribuito a costituire il Pdl. Certamente, però, condivido lanalisi di Scajola sullo stato del partito».
Più scettico Italo Bocchino, vicepresidente del Fli: «Sono beghe interne.
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