Scali milanesi qualche disagio ma «operativi»

Coperte e cuscini offerti dalla polizia aerea, cibo e bevande a carico di Sea, Sala Amica aperta agli utenti: la nottata di almeno 350 passeggeri bloccati a Malpensa dal maltempo è trascorsa così, tra proteste e rassegnazione. L’operatività è comunque stata garantita senza interruzioni ( su 300 voli è decollato il 95 per cento) e ieri mattina la situazione era già normalizzata. I ritardi dei voli - in alcuni casi anche di un’ora - sono imputabili alle operazioni di de-icing, richieste dagli stessi vettori per una questione di sicurezza. Spruzzato sulle superfici esterne degli aerei il killfrost, una miscela in grado di rimuovere il ghiaccio e di prevenirlo durante il decollo. Sbrinate le ali di oltre cento velivoli, su piazzole allestite appositamente: uomini al lavoro per quaranta minuti ad aeromobile, prima di poter dare il nullaosta al decollo. Uniche cancellazioni in ogni caso sono state quelle dovute alla chiusura degli scali di destinazione. L’emergenza al Terminal 1 è scattata intorno alle 19.30 dell’altra sera, con i primi fiocchi di neve. Schierati sul piazzale 260 mezzi e 630 dipendenti specializzati della società che gestisce l’hub, che hanno garantito la piena agibilità di pista e di raccordi. Pulite completamente le piste e le vie d’accesso all’aeroporto.

Malpensa ha comunque retto l’onda d’urto: ieri mattina al maxi scalo la situazione era già rientrata perfettamente nella norma. Nessun tipo di disagio registrato a Linate, dove la neve l’altra notte ha iniziato a cadere molto più tardi che all’hub, senza quindi interferire con i voli.

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