Parigi - Sollievo "per il precedente e per il principio che si afferma" e "felicità fisica". Con queste parole l'ex attivista di Potere Operaio Oreste Scalzone, da anni residente in Francia, ha commentato la decisione del presidente brasiliano Lula di rifiutare l'estradizione di Cesare Battisti in Italia. "Mi rallegro - ha proseguito - per un uomo strappato agli artigli di una volontà di punizione infinita, che in realtà non risarcisce nessuno, ma è solo un'illusione tossica". "Che finisse così era chiaro" secondo Scalzone, che ritiene non esistano per l'Italia ulteriori mezzi di opporsi alla decisione di Lula. "A meno che - ironizza - non si voglia decidere di dichiarare guerra al Brasile".
Henry-Levy: Lula saggio "Mi rallegro della saggezza del presidente Lula. E' una decisione oculata". Lo scrive il filosofo francese Bernard Henri-Levy, in un messaggio sul sito della sua rivista, 'La regle du jeu'. "E' la decisione - prosegue il testo - di un uomo che ha preso il tempo di andare a fondo nel dossier, di verificare le sue numerose irregolarità e di prendere la misura della sua dimensione esageratamente passionale".
"Aggiungo che questa decisione - conclude Levy - è un sollievo per quelli che, anche in Italia, si preoccupano di girare la pagina degli anni di piombo o di trattare, questi anni, di pensarli, ma senza passione, con equità ed evitando la terribile logica del capro espiatorio e le sue trappole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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