Cronaca locale

Scambio di pista, due incidenti sfiorati in 4 giorni

Il 16 giugno un Bonanza aveva «invaso» la via di rullaggio dei voli di linea

Scambio di pista, due incidenti sfiorati in 4 giorni

Claudio De Carli

Questa volta c’è finito un Md 80 Alitalia. Il 29 settembre, tre giorni dopo l’indebita intrusione in pista del Beach Super King Air 350 che costringe un Cessna Citation a una procedura di mancato avvicinamento, succede a un aereo di linea di dover risalire in cielo mentre è ormai in fase avanzata di atterraggio. Lo scenario è sempre l’aeroporto di Linate.
Un Piper 34 a elica e pistoni viene istruito dalla torre di controllo ad atterrare sulla pista turistica. La visibilità è ottima, sono circa le dieci e trenta di mattina, l’aereo privato si avvicina correttamente all’aeroporto. Improvvisamente cambia la sua direzione, anziché atterrare sulla 36 left, la pista turistica, ecco che si porta in atterraggio sulla 36 right, quella principale, quando si trova a circa mezzo miglio dalla testata della pista.
La manovra coglie di sorpresa i controllori di volo. Alle spalle del Piper, a circa un miglio di distanza, c’è un Md 80 Alitalia che sta viaggiando al doppio della sua velocità, in fase avanzata di atterraggio. Non c’è tempo da perdere, la torre istruisce l’Md 80 a riprendere quota, al Piper viene data via libera per scendere sulla 36 right.
Il pilota del Piper probabilmente ha deciso che la pista turistica, circa 600 metri, fosse troppo corta per un atterraggio in sicurezza. Di certo non lo ha comunicato alla torre che non lo aveva autorizzato a scendere sulla pista principale. Tecnicamente lo scambio di pista è un errore riconducibile all’imperizia del pilota.
Il 16 giugno Ansv ha aperto un’inchiesta tecnica per inconveniente grave a seguito dell’atterraggio effettuato da un Beechcraft Bonanza addirittura sulla via di rullaggio principale di Linate, anziché sulla pista 36R per cui era stato autorizzato.

Anche in questo caso l’episodio si era verificato in condizioni meteorologiche buone e anche in questo caso, come nei due precedenti, nessuna conseguenza per piloti e passeggeri.

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