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Scandalo Cia-Gate Cheney a rischio

da Washington

Lo scandalo Cia-Gate si sta avvicinando sempre più pericolosamente al vicepresidente Dick Cheney. Il giornalista di Time Matthew Cooper, uno dei reporter minacciati di andare in prigione, ha rivelato in un articolo che tra le sue fonti per un precedente articolo sull’identità della Mata Hari al centro della vicenda c’era anche Lewis Libby, il capo di staff di Cheney.
Cooper ha rivelato per la prima volta i dettagli delle testimonianze rese al gran giurì creato dal magistrato Patrick Fitzgerald per scoprire l’identità dei funzionari della Casa Bianca che hanno rivelato ai media come Valerie Plame fosse una agente della Cia. La rivelazione, che ha rovinato la carriera della donna, era giunto dopo che il marito della Plame, il diplomatico Joseph Wilson, aveva scritto un imbarazzante articolo contro la politica del presidente George W. Bush sull’Irak.
Cooper, minacciato di andare in carcere se non avesse rivelato le sue fonti, ha detto di aver avuto informazioni su Valerie Plame da Rove e Libby. Rove avrebbe detto a Cooper, nel luglio 2003, che la moglie di Wilson era una agente della Cia, che si occupava di armi di sterminio e che sarebbe stata lei a far inviare il marito in missione in Africa per verificare l’informazione dell’intelligence secondo cui il Niger aveva fornito materiale nucleare a Saddam Hussein.
Cooper ha rivelato di essere stato interrogato nell’agosto 2004 dal gran giurì anche sulle sue conversazioni con Lewis Libby, il capo dello staff di Cheney. Libby avrebbe negato che Cheney ha giocato un ruolo nella decisione di inviare Wilson in Africa per la delicata missione. Avrebbe confermato che sarebbe stata la donna a promuovere l’affidamento della missione al marito.
Il giornalista di Time, in un’intervista alla Nbc, ha ammesso che oltre a Rove e Libby altri dirigenti della Casa Bianca potrebbero avergli dato informazioni sulla vicenda. Ma si è rifiutato di fare altri nomi.


Le rivelazioni di Cooper confermano che la decisione di smascherare la Mata Hari per punire il marito Wilson che aveva messo in difficoltà la Casa Bianca sull’Irak è stata presa «ad alto livello».

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