Sei anni di reclusione alla commercialista Carmen Gocini, accusata di aver sottratto almeno 75 miliardi di lire in dieci anni dalle procedure fallimentari di cui era curatrice, e 3 anni per riciclaggio a Giancarlo Conti allepoca dg della banca Credieuronord. Assolto invece Camillo Naggi, titolare dello studio in cui la donna lavorava. Questa la sentenza emessa dal giudice per le udienze preliminari Enrico Manzi, nel processo con rito abbreviato per il cosiddetto «scandalo dei fallimenti». Il gup ha inoltre rinviato a giudizio i fratelli Angelino e Caterino Borra, ex proprietari di Radio 101, e Alfredo Molteni, ex direttore responsabile della sala e delle segnalazioni antiriciclaggio di Credieuronord, che hanno chiesto di essere giudicati con rito ordinario.
Gli imputati erano accusati a vario titolo di peculato, riciclaggio e falso. Gocini, che avrebbe sottratto almeno 75 miliardi di lire in dieci anni dalle procedure fallimentari di cui era curatrice, per alcuni episodi era già stata condannata con rito abbreviato a 8 anni di reclusione. Conti, 55 anni, avrebbe chiuso un occhio di fronte al transito di circa 13 milioni di euro in assegni circolari sul conto aperto nel 2001 alla Credieuronord dai fratelli Borra. Soldi che, in base allaccusa, provenivano dalle procedure fallimentari gonfiate da Gocini.
Secondo la Procura, date le dimensioni della banca, non è possibile ipotizzare che Conti e Molteni, che invece è stato rinviato, fossero alloscuro dei tentativi dei Borra, rinviati a giudizio e colpiti da una precedente condanna a 8 anni, di far perdere le tracce della provenienza dei soldi .
Gocini e Conti sono stati inoltre condannati a pagare risarcimenti per circa 21,6 milioni alle 23 parti civili. Naggi, per il quale la Procura aveva chiesto 10 anni, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
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