Lo scandalo Moviola anche a Wimbledon ma non nel calcio

Cos’altro deve succedere perché il calcio si metta al passo coi tempi? Ai Mondiali sudafricani andrà la Francia e non l’Irlanda grazie a un gol propiziato da un evidente fallo di mano di Thierry Henry, il capitano dei bleus. Evidente. Ma non per la terna arbitrale. La main de dieu (versione aggiornata della maradoniana mano de dios con la quale l’Argentina eliminò l’Inghilterra ai Mondiali del 1986) che qualifica la squadra allenata da Domenech è solo l’ultima, clamorosa, ingiustizia che relega il calcio, lo sport più popolare al mondo, nel territorio dell’incertezza e dei risultati bugiardi. Nell’era delle tecnologie più sofisticate, delle cellule che ci sorvegliano dovunque, tutte le altre discipline sportive, anche le più tradizionaliste, si sono adeguate. La moviola in campo, o instant replay, è stata adottata dal football americano, dal rugby, dal basket. Non più tardi di sabato scorso la si è vista applicare rapidamente ed efficacemente in Italia-All Blacks davanti agli 80mila di San Siro. Persino Wimbledon, il santuario conservatore del tennis, usa da anni il cosiddetto «falco», un occhio elettronico al quale uno dei due giocatori può appellarsi quando non sia convinto del giudizio arbitrale.
Dovunque, la tecnologia funziona da strumento per certificare - rendere certo - il risultato. Nel calcio, no: niente modernità. Dice: il calcio è diverso, il pubblico non ha pazienza, i tifosi si scaglierebbero contro il quarto uomo che controlla l’azione controversa. È un ragionamento da struzzi che infilano la testa nella sabbia. Una difesa pretestuosa, condita di impotenza, che serve a giustificare la presunta, imbattibile arretratezza culturale dei tifosi. La frase storica, scolpita in migliaia di interviste, è «il calcio è anche questo». Cioè: arretrato, aleatorio, antimoderno. Ditelo agli irlandesi. Per quale ragione ci si debba rassegnare agli errori arbitrali non è dato spiegare. Come se gli errori non avessero conseguenze. Tanto per dire: come verrà accolta dai tifosi avversari la nazionale francese nelle prossime competizioni? Quanto saranno condizionati gli arbitri che ne dirigeranno le partite? Come convivrà Henry con questa macchia?
Qualcuno potrebbe obiettare che anche dopo il replay potrebbero sussistere dubbi e incertezze. Può darsi. Ma quasi sempre la moviola in campo sarebbe un grande aiuto all’arbitro. Certo, da usare con parsimonia, per situazioni prestabilite, per convalidare o no un gol, per assegnare o no un rigore.

Di sicuro ne guadagnerebbero in agilità le trasmissioni sportive, private dal giro di pareri sul fallo o il gol in fuori gioco.
Chi ama lo sport sa che è, dovrebbe essere, il regno della trasparenza e della lealtà. Non dei furti, più o meno camuffati.

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