Scappano con le ostie: «E allora? Siamo islamici»

SondrioForse una provocazione, forse una bravata o forse addirittura un odioso episodio di oltraggio e vilipendio alla religione. È in uno di questi ambiti che si deve collocare la vicenda avvenuta lunedì nella Collegiata di Sondrio durante la Messa delle 18 quando due giovani, accostatisi all’altare per la Comunione insieme agli altri fedeli, avrebbero preso l’ostia consacrata e se la sarebbero infilata in tasca. Ma non basta: al termine della funzione, avvicinati dall’arciprete del capoluogo valtellinese che esigeva spiegazioni del loro gesto, l’avrebbero anche apostrofato in malo modo, professandosi di religione musulmana e quindi non tenuti a rispettare la fede cattolica.
Il condizionale è d’obbligo dal momento che i contorni dell’intera vicenda necessitano ancora di ulteriori approfondimenti. Sembra, tuttavia, che l’episodio non sia sfuggito ai numerosi fedeli che affollavano la chiesa per la funzione religiosa, i quali, sconcertati per il gesto, sarebbero stati i primi a segnalarlo. In pratica i due giovani, che si sono dichiarati di religione musulmana, si sarebbero accostati alla Comunione e una volta ricevuta l’ostia non l’avrebbero messa in bocca, bensì in tasca. A richiesta di spiegazioni da parte di don Marco Zubiani - subentrato recentemente a mons. Valerio Modenesi - avrebbero reagito duramente: «Noi in chiesa veniamo quanto ci pare e piace. Ma tu chi sei per dirci cosa fare? Mica sei Dio tu», la replica dei due.
«Non ho ritenuto opportuno segnalare la vicenda alla polizia - ha affermato don Marco Zubiani - in quanto i fatti si sono svolti all’interno della chiesa, anche se non nascondo che l’episodio mi ha molto infastidito». Preferisce non commentare, invece, il sindaco di Sondrio, Alcide Molteni a capo di una Giunta di Centrosinistra: «L’ho letto sul giornale - dichiara - ma non ho avuto tempo di approfondire. Parlerò con l’arciprete appena possibile per cercare di avere ragguagli più precisi. Per ora preferisco non commentare». Netta, invece, la posizione della Diocesi di Como e Sondrio la quale, attraverso un comunicato, di ieri ha ridimensionato il caso: «In merito alla notizia diffusa in queste ore, su un episodio accaduto nella Collegiata di Sondrio lunedì - recita il comunicato -, si sottolinea come il fatto sia stato accresciuto e stravolto rispetto a quanto è avvenuto. Le persone coinvolte erano due giovani europei, uno di nazionalità spagnola, indicato come colui che si era impossessato dell’ostia consacrata. Al termine della Santa Messa don Marco Zubiani ha parlato con loro. In particolare nelle tasche del giovane spagnolo non è stata rinvenuta l’ostia e il tutto è stato chiarito in un semplice dialogo fra persone». Insomma, il mistero rimane.

Una deplorevole ragazzata o un gesto di sfida verso la religione e la cultura che ci appartengono: sarà presumibilmente un'inchiesta a stabilire i contorni di quello che, allo stato attuale, sembra essere un vero e proprio giallo.

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