Scaroni: «E ora un Mister Energy per l’Europa»

da Milano

Nel mercato mondiale del gas non sono più i compratori a dettare le condizioni, ma i venditori ed è quindi sbagliato indebolire l’Eni o gli altri ex monopolisti europei, costringendoli a vendere le reti di distribuzione. È un messaggio rivolto al commissario alla concorrenza Ue, Neelie Kroes, quello lanciato dall’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni dal palco della Commissione trilaterale. «Le misure strutturali che costringono le società energetiche a cedere attività minano il potere negoziale dei Paesi importatori» con il risultato di avvantaggiare i produttori di gas e non i consumatori, ha rilevato Scaroni. Al contrario per prevenire il caro-gas e liberalizzare il mercato è opportuno che il Vecchio continente adotti un «approccio concertato» con un’unica Authority al posto di quelle nazionali: «Una buona idea - ha proseguito l’ad dell’Eni - potrebbe essere la nomina di un responsabile unico per il settore europeo dell’Energia, un “Mister Energy”» in grado di sedersi al tavolo della trattative con i Paesi produttori. Cui si dovrebbe aggiungere, per tutelare gli approvvigionamenti, «una società europea delle reti di trasporto di gas fuori dal controllo dei grandi produttori». Positiva, poi, l’idea di alcuni politici italiani di spostare dal 2008 al 2010 la cessione di Snam Rete Gas. «È un problema di simmetria. Non ha senso obbligare l’Eni a separarsi dalla rete di trasporto del gas, mentre i concorrenti, francesi, tedeschi e belgi» restano immobili.

Anche se non sono previste impennate nel prezzo del greggio né problemi di approvvigionamento, resta cruciale costruire rigassificatori, ha concluso Scaroni, il quale non è invece preoccupato per l’intenzione di Gazprom di servire direttamente il mercato Ue.

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