Lavata dall'acqua di un campionato che ha avuto in Siena lunica padrona, ecco cadere la camelia dei playoff, da oggi al 21 giugno, in campo ogni tre giorni. Una doccia prima di cominciare. Vivere nell'invidia di chi è più bravo in Europa, nell'angoscia aspettando l'europeo, scoprire che mentre in Spagna hanno dedicato alle otto finaliste una giornata speciale, luci accese su campioni da premiare, da noi si litigava su tutto, ascoltando nuovi goliardi, giocando con una giustizia che anche davanti a invasioni, arbitri colpiti, canestri mossi, si sente ripagata dalle multe, trascurando tutto il resto.
Si parte senza le finaliste dell'anno scorso. Fortitudo in pezzi, Treviso travolta da una vicenda balorda che fortunatamente non ha spezzato la fede di un Gilberto Benetton che ha deciso di reagire con durezza domandandosi ancora se al convegno nella Stazione di Milano non sarebbe stato meglio far parlare soltanto il presidente del Coni, Petrucci, invece di lasciare aperto il dibattito a Malagò, suo probabile oppositore nella prossima elezione, che lo stuzzicò e lo irritò.
Otto finaliste, una favorita per tutti: Montepaschi Siena che comincerà il suo viaggio stasera ospitando Cantù (Alice Htv, 20.30), forse la società che più le ha dato come giocatori dopo aver insegnato loro come si viveva e si giocava in Italia. Thornton per il primo titolo, Stonerook e Kaukenas in questa caccia apparentemente facile perché il dominio su 34 partite è stato assoluto. Le sfidanti vere sono arrivate lontano, hanno peccato tanto, ma il playoff, si dice, purifica tutto. Per questo Milano, seconda della classifica, prima delle tre lombarde tornate al grande banchetto tricolore, parte stasera dal Forum (Alice Htv, 20.30) convinta di poter chiedere a Varese di farsi subito più in là. Una volta queste due società erano grandissime, giocavano per il titolo e per l'Europa, adesso digrignano i denti, ma spesso non tengono la presa. Armani in caccia della seconda finale della sua storia legata allo stilista che ha già rinnovato la sponsorizzazione chiedendo che metà dei quattrini siano spesi per i giovani, perché oltre a Gallinari, esordiente fenomenale, lui vorrebbe altri talenti tipo il diciottenne francese Carl Oma Embo. Per Djordjevic la prova del fuoco: due anni fa arrivò come giocatore per aprire il campo, adesso, come tecnico, deve dimostrare che la squadra risponde ai suoi comandi. La stessa cosa vale per Magnano, olimpionico allenatore argentino, impegnato ancora a capire che cosa passa per la testa di troppi giocatori della Whirlpool.
Oggi andranno in campo anche Roma e Napoli (Sky, ore 20.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.