Indici in altalena in Piazza Affari, stretta tra la paura di recessione negli Stati Uniti e il caro-petrolio: il Mibtel ha chiuso in crescita dello 0,11% a 25.303 punti (piatto lS&P/Mib) tra volumi pari a 4,7 miliardi. Dopo il via libera della Camera allemendamento che sblocca la convenzione con lAnas, è salita Atlantia (+1%) mentre nellasta unica di chiusura Alitalia ha perso il 2,2% tra scambi ridotti. Quanto al settore bancario e assicurativo, bilancio deludente per il Monte Paschi di Siena (-1,1%) Intesa Sanpaolo (-0,7%) e Unicredit (meno 0,5%). Stabili le Generali; mentre Unipol è avanzata del 3% dopo che è stata esclusa una partecipazione al riassetto di Hopa. Positiva Tiscali (+3%), che dice di aver ricevuto buone offerte, così come è salita Fastweb (+1,2%), la cui controllante Swisscom è interessata alle attività italiane della società sarda. Nuovo strappo di As Roma (più 14,7%) tra scambi pari al 10% del capitale. Chiusura pesante, invece, per Italcementi (-2,8%) e Impregilo (-1,7% sulla scia delle inchieste sui rifiuti in Campania). Ancora negativa anche Seat Pagine Gialle (-2,6%), seguita dagli editoriali LEspresso (-2,6%), Rcs (-1,8%) e Mondadori (-1%). La fiammata del greggio ha comunque spinto gli energetici Tenaris (+1,9%), Saipem (+1,3%) ed Eni (più 1,2%). Simile la situazione nel resto dEuropa (più 0,7% lindice Dj Stoxx 600): Shell è salita dell1,4%, Total dell1,5% e British Petroleum dell1,1 per cento.
Tonico anche il mondo delle utility che ieri è stato promosso dalla svizzera Ubs: Rwe (+2,7%), e.On (+2,8%). A Londra denaro sui titoli finanziari con Man Group (+5,2%); mentre hanno ceduto Rbs (-2,6%) e Barclays (-2,5%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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