Scatti «senza tempo» di Carlo Stoppa

Scatti «senza tempo» di Carlo Stoppa

Nei suoi scatti ha fissato la spiritualità di Varanasi e dell’India. Fissato il tempo interno e immobile dei templi buddisti. E ora Carlo Stoppa ritorna con una nuova mostra - da oggi al 21 maggio alla Scuola Romana di Fotografia di via degli Ausoni, 76 (ingresso libero) - intitolata «1/2 secondo», in cui le foto si staccano dal tempo e percorrono un percorso per immagini dalla creatività libera. Una sequenza di foto sull’essenzialità dei giochi dei bambini, sulla loro ricchezza di stimoli, sul contrasto tra la libera creatività del gioco e la coercitiva omologazione dell’immaginario ufficiale. «È una rappresentazione la sua che si avvale di differenti stimoli: della ritmica successione dei frames, di un testo poetico reperito nel mondo dei media, di un montaggio dei frames a formare un fondale sul quale galleggiano le parole del testo» spiega il curatore della mostra Augusto Pieroni. «I bambini giocano in riva al mare attorno a un televisore nel quale vediamo proiettato lo stesso cielo che loro hanno a disposizione dal vero.

Li vediamo incuranti di questo prodigio, fare capriole e giocare con una corda che sembra quasi essere la linea d’orizzonte. I bambini, sembra dire la sequenza, possono tutto. Possono arrivare perfino a modificare l’orizzonte. E anzi: da loro, in fondo, ce lo aspettiamo».

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