Rush finale sugli incentivi con possibile colpo a sorpresa finale. Lattesa è di una serie di interventi, in particolare legati allauto e ai mezzi da lavoro (furgoni e camion), capaci di risollevare il mercato. Gli esempi di Francia e Germania dimostrano come uninversione di tendenza è possibile, anche solo dopo pochi giorni dal varo di un piano ad hoc. Un bonus da 1.500 euro, che potrebbe salire a 2.000 euro per le auto meno inquinanti (metano, Gpl, ibride ed elettriche) mentre tramonta lipotesi di abolire, seppur temporaneamente, il bollo: queste, secondo le ultime indiscrezioni, le misure a cui sta lavorando il governo per rilanciare il settore auto e che verranno presentate in un pacchetto anti-crisi al Consiglio dei ministri di venerdì. Il tutto, ed è qui la difficoltà dei tecnici dei ministeri, tenendo conto dei limiti previsti dalla necessità di rispettare le compatibilità economiche del bilancio pubblico.
In attesa di novità i segnali di allarme, intanto, aumentano. A rischio, secondo la simulazione Svimez-Irpet condotta su modelli econometrici multiregionali, ci sarebbero 98mila posti di lavoro nel settore auto, 24mila solo in Piemonte, mentre limpatto della crisi sul Pil sarebbe dello 0,4%. Lanalisi - si legge in una nota - muove i passi dalla previsione dellamministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, secondo cui senza interventi correttivi la produzione nazionale potrebbe scendere del 20%. E sempre il Lingotto, ieri, ha comunicato ai sindacati un nuovo programma di cassa integrazione per 5mila «colletti bianchi», principalmente nellarea di Mirafiori.
La scelta di un veicolo ecologico fa risparmiare fino a 2mila euro
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