Scenari positivi per le borse anche nel 2007

Scenari positivi per le borse anche nel 2007

Il crollo delle Borse in Europa non ci sarà né per la fine di quest'anno né tendenzialmente nel 2007. Queste le previsioni delineate da Dominick Salvatore, consigliere del Fondo monetario internazionale e docente alla Fordham University di New York, che, in occasione della sua relazione alla Convention nazionale di Banca Mediolanum dello scorso settembre, ne ha spiegato le ragioni, soffermandosi sul tasso di cambio euro-dollaro, spiegando la situazione economica mondiale e analizzando l'andamento delle principali piazze finanziarie.
Salvatore, tra l'altro, dal settembre 2005 presiede il Mediolanum Council of Economic Advisors, un comitato che, sull'esperienza del precedente "Comitato dei saggi", è composto da economisti di fama internazionale, e consiste in un vero e proprio organo consultivo del management della Banca, al fine di migliorarne ancora la gestione e la performance tecnica dei prodotti.
Nel Council sono rappresentate le più importanti economie accanto ai Paesi dalle maggiori potenzialità di sviluppo: dal Brasile arriva Luiz Roberto Azevedo Cunha; dal Giappone Yasuhiro Maehara; dalla Russia Nikolai Malyshev; dagli Usa Dominick Salvatore; per l'Europa, Jens Waldman; dalla Cina Zhixiang Zhang.
Stare lontani dai pessimismi, pertanto, è stato il messaggio di fondo lanciato nel corso del suo intervento dal grande economista americano per quanto riguarda il futuro.
«Si diceva che il dollaro sarebbe crollato causando una crisi monetaria internazionale, che il petrolio avrebbe conosciuto un ulteriore balzo vertiginoso fino a costare 90-100 dollari al barile, - afferma Salvatore - invece, come in passato, ci si è sbagliati in quanto non ci sono le condizioni per un crollo dei mercati né per quest'anno, né per l'anno prossimo. Le borse hanno guadagnato terreno e finalmente, dopo una lunga stagione negativa, anche i rialzi dell'inflazione sono contenuti e una politica monetaria dinamica ha fatto sì che il tasso di interesse non aumentasse»
Tutto ciò di conseguenza fa pensare che anche per l'anno prossimo indicativamente lo scenario sarà lo stesso. Per quanto riguarda le Borse di Stati Uniti ed Europa ci si potrà attendere un nuovo incremento, maggiore per gli Usa, mentre per il vecchio continente il progresso sarà nella misura del 5-6% e del 10-11%: in particolare, più basso per Italia ed Inghilterra, più verso l'alto per Germania e Francia.
Ampliando l'orizzonte, guardando ai Paesi emergenti, in Giappone e Corea la crescita dell'economia si ridimensionerà, mentre nell'America Latina l'unico a procedere con il segno positivo sarà il Messico.

Mentre India, Cina e Russia, che fino ad oggi hanno registrato risultati superiori al 30%, conserveranno la loro caratteristica di mercati di grande potenzialità ma altrettanto rischiosi a causa di corruzione e problemi di governance. Ancora, i tassi di inflazione continueranno ad essere abbastanza contenuti e il prezzo del petrolio, salvo grandi crisi, resterà stabile agli attuali livelli.

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