Scende il livello del Tevere: resta la sorveglianza

(...) all’Idrografo di Ripetta, nel centro di Roma, quota 10, con una flessione di oltre un metro. Un abbassamento che, sottolinea Francesco Mele, commissario dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Ardis) «interesserà progressivamente tutto il corso del fiume anche se in maniera lenta: la piena è infatti lunga e sostenuta proprio per lo svuotamento progressivo della diga di Corbara».
Svuotamento strategico e precauzionale deciso «in previsione delle precipitazioni previste per venerdì e sabato», precisa Mele.
Le piogge della scorsa notte invece, che hanno interessato la capitale, non hanno creato problemi alla portata e ai livelli del fiume. Piuttosto la preoccupazione sono stati i corsi d’acqua secondari e i fossi: la vigilanza è stata così estesa anche al Rio Palidoro e all’Arrone, i corsi d’acqua che interessano la zona nord tra Maccarese e Fregene, in passato teatro di esondazioni. Il livello ancora alto del fiume infatti poteva impedire il riassorbimento dei fossi, che così sono stati guardati a vista dagli ufficiali idraulici dell’Ardis e dai volontari. Sotto sorveglianza per tutta la notte anche le canalizzazioni della zona Aranova.
La situazione in queste ore è tranquilla anche alla foce del tevere a Fiumicino, precisamente a passo della Sentinella, dove domenica si era reso necessario lo lo sgombero di circa duecento abitanti per avverse condizioni non solo meteorologiche ma anche marine. Ma anche in questo caso la sorveglianza non viene meno anche in previsione del fatto le condizioni del mare peggioreranno. Nel frattempo non è stata ancora tolta la disposizione preventiva ai cantieri nautici di poter riaprire tutte le porte mobili e le chiuse sugli argini del fiume.
Insomma il Tevere, dopo la piena spettacolare e storica di domenica quando il fiume ha toccato quota dodici metri, ha concesso due giorni di tregua con un abbassamento sensibile dei livelli delle acque. Nel fine settimana però, con le precipitazioni, potrebbe nuovamente scattare lo stato di attenzione.


Per questo la sala operativa del Centro funzionale della Regione Lazio presso l’Ufficio idrografico con l’ausilio della Protezione civile continuano a monitorare la situazione. E non perdono di vista l’andamento della piena.

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