Cronaca locale

Scene da un patrimonio

M ai visti. O perché erano nascosti o, in alcuni casi, perché non erano ancora stati scoperti. L’arte ci parla attraverso il tempo e, anche quando diamo per chiuso il discorso, ci sa stupire facendo riaffiorare un brano o un frammento di un dialogo che dobbiamo solo saper ascoltare. I lavori di restauro servono a guardare dove si crede non ci sia altro da vedere ed è così che per due, preziosissimi, giorni, nel prossimo fine settimana, si potrà girare la Lombardia per ammirare le ultime news dall’arte e dal passato. Sabato 26 e domenica 27, per le giornate europee del patrimonio, la Sovrintendenza di Brera apre le segrete dei suoi tesori e traccia lo stato dell’arte sugli ultimi restauri effettuati in sette provincie del suo «regno».
In città, innanzitutto la Pinacoteca resterà aperta gratis offrendo visite guidate alle 15 30 per i bimbi e alle 17 per gli adulti. «Esecutori e direttori dei lavori - spiega la Sovrintendente Sandrina Bandera - presenteranno al pubblico i restauri. Ci saranno visite guidate, o dove la vista sarà libera, ci sarà materiale cartaceo per approfondire». E il bello è che l’arte parlerà completamente gratis queste 48 ore. Eterogenea l’offerta: si va da chicche modernissime come il Museo internazionale del design ceramico di Laveno Mombello (0332 666 530) dove un pannello ceramico di Guido Andloviz serve ad illustrare l’epoca dell’Autarchia e del Fascismo.
Ma ce n’è per tutti i gusti e se alla Storia recente preferite gli albori dell’epoca moderna ecco un altro appuntamento imperdibile: alla Certosa di Pavia (0382 539 638) si sono conclusi i lavori su un graduale miniato del XVI secolo che porta la firma di Gerolamo Libri ed approdò nella biblioteca della certosa grazie all’infaticabile opera del cistercense Evangelista della Croce, viaggiatore e «talent scout». Non lontano, l’Oltrepò ha restituito un altro capolavoro: è a Voghera in Santa Maria delle Grazie (0383 47889) ed ha le forme lignee di un crocifisso del XV secolo con un Cristo che indossa un perizoma con decorazioni che ricordano la tovaglia del Cenacolo, di altissima fattura, tutti dettagli invisibile pre restauro.
A Morimondo (02 94961919), l’abbazia apre di sera il sabato e lascia libera la visita la domencia. Un’altra scoperta inattesa è quella di Civate, in provincia di Lecco, dove l’equipe di Ede Palmieri non si immaginava proprio di ritrovare scene di passatempi cortesi in un ciclo di affreschi del XV secolo, sotto l’intonaco che copriva le sale della Casa del Pellegrino, nella piazza della Chiesa. Da Lecco all’altro ramo del Lario a Como sarà visibile un’altra rarità: un dipinto che raffigura la famiglia Nuvolone in concerto. L’occasione è unica per questa pala che ricorda Velasquez e di cui esiste una versione anche a Brera, attualmente collocata nella sezione temporanea della Galleria dei Pittori.
La versione comasca di questa tela secentesca però non è di solito visibile perché appartiene all’Asl di Como che l’ha gentilmente concessa in prestito alla Pinacoteca civica comasca (031 269 869)dove resterà esposta per sole due settimane.

Ad Albino (035 759950), vicino a Bergamo, è stato studiato invece un percorso sulle tracce di Giovan Battista Moroni mentre poco lontano a San Giovanni Bianco (0345 45020) c’è voluto un miracolo per togliere la colla che aveva compromesso la pellicola pittorica della pala d’altare col Martirio di San Pietro ora restituita al suo originario splendore.

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