La sceneggiata di Mourinho Incontra Moratti, anzi no

Il portavoce del tecnico annuncia: «Si sono visti a Milano». Poi l’interessato smentisce: «Non conosco il presidente dell’Inter»

A Mr Special One piace giocare con la stampa, come gli hanno subito riconosciuto i colleghi, ed eventualmente farlo su tre tavoli, Barcellona, Madrid e Milano, non esattamente in un ordine di sua preferenza. Il primo che arriva si porta a casa lui e il suo nutrito staff. José Mourinho non ha solo un personalissimo agente, Jorge Mendes, ma anche un portavoce, Gladio Parames, al quale di tanto in tanto affida il ruolo di impostore. L’ultimo episodio però mette in discussione le nostre capacità mentali: Parames divulga l’incontro fra Mourinho e Moratti, qualche ora dopo Mourinho lo smentisce con un comunicato alla medesima agenzia portoghese che aveva dato la prima notizia. Sembrerebbe un pasticcio ma onestamente puzza un po’ troppo di bruciato. Una sceneggiata grottesca di scarso livello avrebbe ricevuto più credibilità, ma se lo scopo era mettere un po’ di fregole addosso a Joan Laporta e Ramon Calderon, l’obiettivo è colto. I presidenti di Barcellona e Real non riescono a decidersi sulla prossima conduzione tecnica e il portoghese dà loro una svegliata con l’inserimento di Moratti: occhio, c’è anche l’Inter. Non fa una grinza e la smentita fa parte del programma: «Non è vero che sono andato a Milano - ha rettificato Mourinho - e non ho il piacere di conoscere Moratti». Avrebbe dovuto aggiungere: e adesso licenzio anche quel pasticcione di Gladio che mi fa fare queste brutte figure.
Ma questo Mourihno non l’ha detto perché probabilmente a Milano c’era, e in fondo Gladio Parames ha fatto un buon lavoro, sporco, ma qualcuno doveva pur farlo. Il portavoce non solo aveva rilasciato dichiarazioni inequivocabili sull’incontro, ma aveva aggiunto particolari piccanti: «È vero - ha spiegato Parames - Mourinho e il suo agente Mendes erano a Milano. Nel pomeriggio hanno incontrato il presidente dell’Inter. La riunione c’è stata e vi assicuro che il clima è stato molto positivo. Se il discorso non fosse stato ben avviato, Mourinho non sarebbe venuto a Milano». Insomma il principale non si scomoda per lo shopping, se si presenta il carico è pesante. Mourinho ha lasciato tutto lì a decantare, poi ha preso in mano il telefono e ha dettato: «È assolutamente falso che io sia sul punto di firmare un contratto con l’Inter». Può dire tutto ciò che vuole, ha amici sparsi un po’ ovunque e se per caso avesse chiamato lui Moratti, qualcuno può spiegare perché il presidente gli avrebbe dovuto appendere il telefono?
Da parte dell’Inter nessuna conferma ma neppure nessuna smentita, vale quanto ha dichiarato Moratti: «Non ho più voglia di smentire».
Solo i protagonisti principali di questo fogliettone conoscono la verità.

Josè Mourinho comunque non è l’ultimo arrivato, ha vinto due Superliga portoghesi, una coppa di Portogallo, una Supercoppa di Portogallo, due Premier league, una FA Cup, due Carling Cup, una Charity Shield, una coppa Uefa e una Champions League, e il bambino che prendeva in giro sua figlia l’ha preso per un braccio e poi per i capelli, perchè a lui piace vincere e, come gli ha detto Ancelotti, in Italia si troverà bene.

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