Schede da ristampare e diserzione in blocco di duemila scrutatori

Provinciali ed Europee, l’attesa è finita. Dalle ore 15 di oggi scatta il lungo weekend elettorale fatto di numeri, proiezioni, sorpassi. Preceduto da una giornata al cardiopalma: ieri il Consiglio di Stato ha bocciato il simbolo della Dc di Giuseppe Pizza (che sostiene la lista del candidato del Pdl Guido Podestà). È stato sostituito in extremis nel pomeriggio, ma le quattro tipografie milanesi incaricate dal Poligrafico di Stato hanno dovuto lavorare non-stop tutta la notte per ristampare 1,2 milioni di schede per Milano (il 20 in più del necessario, come prevede la legge), oltre tre milioni in tutta la provincia.
«Il Consiglio di Stato poteva esprimersi prima per evitare di metterci in questa situazione» ha ammesso l’assessore milanese ai Servizi civici Stefano Pillitteri.
Il Comune peraltro era già alle prese con l’emergenza scrutatori: hanno rinunciato in 2.004 su 5.102, ieri ne sono stati sostituiti 1.646 ma oggi Palazzo Marino dovrà fare ricorso ai dipendenti comunali per coprire i posti ancora vacanti.

Restano scoperte anche le posizioni di 33 presidenti di seggio. «Siamo in difficoltà - hanno ammesso in Comune - normalmente le rinunce da parte degli scrutatori non superavano le 1.300-1.400 unità, questa volta c’è stato un vero e proprio boom». (...)

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