Per mille che ne inventi è inevitabile che comunque qualcuno resti scontento. È quello che è capitato alla fiction «Eravamo solo Mille» (appunto), che è andata in onda per la regia di Stefano Reali il 14 e 15 gennaio scorsi in prima serata su Rai Uno. Due puntate per rievocare limpresa garibaldina che ha contribuito a realizzare lUnità dItalia. Personaggi, storici o meno storici, usciti dalla penna degli autori. Come quel soldato borbonico a cui nella fiction è stata assegnata la cittadinanza di Cerignola, in provincia di Foggia, fatto che al sindaco cerignolese proprio non è andato giù: «Per di più il personaggio si è dimostrato vile e traditore».
Ma anche Genova ha da dire la sua. E per i genovesi tutti parla la Provincia, nella persona del consigliere della Margherita Gualtiero Schiaffino, pronto a prendere le difese delleroe garibaldino suo omonimo Simone Schiaffino, genovese doc, caduto a Calatafimi. «Un eroe - ha detto tra la costernazione, il rammarico e lindignazione - presentato in maniera quasi caricaturale».
Se non mille, Schiaffino di alleati pronti a dargli man forte ne ha trovato subito tre. Alla sua espressione di opinioni, si sono infatti associati Agostino Bozzo di An, Andrea Cuneo dellUdc e lo stesso presidente Alessandro Repetto.
«Il taglio dello sceneggiato prodotto nelle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Garibaldi ha detto Schiaffino è inevitabilmente romanzesco, ma è inaccettabile il travisamento di eventi e di figure storiche, addirittura con una visione quasi caricaturale di Simone Schiaffino, il camoglino alfiere e maggiore dei Mille caduto a Calatafimi, che è stato presentato come un semianalfabeta, suscitando dolore e indignazione in tutta la comunità di Camogli, molto scossa e che sa bene quanto invece leroe garibaldino fosse uomo di profonda cultura e grande intelligenza».
Il consigliere della Margherita ha chiesto al Consiglio e al Presidente della Provincia di esprimersi con un documento (che sarà votato nella prossima seduta) e con «una lettera di censura alla Rai».
Daccordo con Schiaffino anche Agostino Bozzo, che di Simone ha ricordato «gli studi, dalla navigazione allastronomia, e la sensibilità letteraria e poetica, espressa anche nelle sue parole dedicate alle montagne innevate quando era Cacciatore delle Alpi nel 1859» e Andrea Cuneo «disponibile a qualunque iniziativa la Provincia vorrà intraprendere».
Piena condivisione anche dal presidente Repetto, che esprimerà la posizione della Provincia «sia a chi ha attuato la fiction che al Comitato Nazionale per i festeggiamenti del bicentenario di Garibaldi e al sottosegretario che lo presiede».
E in segno di rivalsa, per restituire la storia alla storia, la Provincia onorerà la figura di Simone Schiaffino e di tutti i garibaldini anche con le mostre e gli eventi che sta organizzando per festeggiare i due secoli dalla nascita delleroe risorgimentale in camicia rossa «compresa ha ricordato Repetto - la tappa del Giro dItalia che il 22 maggio, prima del traguardo alla Madonna della Guardia, attraverserà anche la valle dei Garibaldi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.