Schifani contestato dai grillini «E questo è soltanto l’inizio»

Speravano di fare il bis. Di riuscire, come è accaduto recentemente a Como con il senatore Marcello Dell’Utri, a mettergli il silenziatore a furia di insulti. Ma il presidente del Senato Renato Schifani, ospite ieri della festa del Pd a Torino, non si è lasciato zittire da grillini, popolo viola e dintorni. E con lui si sono schierati tutti, anche il Pd e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Controcorrente Idv, mentre Beppe Grillo avverte, sinistro: «Questo è solo l’inizio. Devono rendersi conto che è finita. Che si blindino con i poliziotti antisommossa, chiamino Maroni e l’esercito, paghino la gente che va ai comizi per applaudirli, oppure vadano a casa. La gente non ce la fa più».
Brutta pagina, quella di ieri, a Torino. Una quarantina di manifestanti si sono ritrovati con l’obiettivo di boicottare l’intervento del presidente del Senato Schifani alla festa del Pd. Il gruppo ha accolto la seconda carica dello Stato al grido di «ma-fio-so, ma-fio-so» e «fuori la mafia dallo Stato». Chiaro riferimento ai recenti veleni legati alle dichiarazioni del plurikiller pentito Gaspare Spatuzza. Urla, spintoni ai poliziotti, tensione. Schifani ha resistito: «Siete un esempio di antidemocrazia. Non saranno i vostri fischi a impedirmi di parlare». In difesa di Schifani è intervenuto anche Piero Fassino, l’altro protagonista del dibattito: «In questi giorni abbiamo accusato di essere uno squadrista chi vuole contestare Gianfranco Fini alla festa di Mirabello. Questo metodo è lo stesso». Il dibattito si è svolto. Ma la tensione non si è placata. Scontri tra i manifestanti e i dirigenti del Pd ci sono stati anche fuori dall’area dibattiti, dopo che Schifani era andato via. E in serata il Movimento cinque stelle piemontese ha ribaltato la frittata, prendendosela con i poliziotti e minacciando denunce per presunte violenze subite.
Una brutta pagina. Che ha preoccupato il presidente Napolitano: «Il tentativo di impedire – ha tuonato – con intimidatorie gazzarre il libero svolgimento di manifestazioni e discorsi politici è un segno dell’allarmante degenerazione che caratterizza i comportamenti di gruppi sia pur minoritari incapaci di rispettare il principio del libero e democratico confronto». «Solidarietà e rammarico» sono arrivati anche dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che ha telefonato a Schifani. E solidarietà anche da Fini. Coro unanime per Schifani dal Pdl. Di «clima infame» parla il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Il portavoce Pdl Daniele Capezzone e il vicepresidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello hanno ricordato che è stato Bersani a inasprire il clima col richiamo alla «fogna». Dal coordinatore Pdl Sandro Bondi un richiamo al Pd: «Dopo questo grave episodio il Pd non potrà più evitare di fare i conti seriamente con l’estremismo forcaiolo di Di Pietro e altre componenti radicali della sinistra». E infatti solo Idv si è schierata con i manifestanti, per Di Pietro «difensori della democrazia».

In serata Grillo ha rilanciato: «Fassino ha parlato di squadrismo, Morfeo Napolitano di gazzarra intimidatoria. Io parlerei piuttosto del fatto che gli italiani si sono stancati di essere presi per il c...». La carica è suonata.

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