Schifani: "Le riforme vanno fatte in parlamento"

Il presidente del Senato fa visita al contingente italiano in Kosovo e dice: "Mi auguro che le Camere nel 2010 possano essere il punto centrale della discussione sulle riforme che vanno fatte e discusse in Parlamento e non fuori". Poi replica a Di Pietro: in politica non ci sono diavoli

Schifani: "Le riforme vanno fatte in parlamento"

Peck (Kosovo) - "Mi auguro che le Camere nel 2010 possano essere il punto centrale della discussione sulle riforme che vanno fatte e discusse in Parlamento e non fuori". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani in visita al Villaggio Italia, la base del contingente miliatre italiano di Belo Polje a Peck, in Kosovo. Riguardo alla polemica sulla centralità del parlamento Schifani ha ricordato come "il Senato abbia chiuso l'anno con un voto alla finanziaria senza il ricorso alla fiducia". "Quindi il Senato ha riaffermato la propria centralità", ha aggiunto.

"In politica diavoli non ce ne sono" "Ci possono essere soggetti che la pensano diversamente dagli altri ma questo tipo di linguaggio non mi piace e credo non piaccia nemmeno al paese". Schifani risponde così ai giornalisti che gli chiedono un commento alla lettera di Di Pietro per Natale dove il leader dell'Idv paragona Berlusconi al diavolo. Secondo Schifani "le distanze in politica non devono essere mai incolmabili, poi se qualcuno lo ritiene buon per lui...". "Io ritengo - aggiunge il presidente del Senato - che in questi momenti le distanze si siano molto ridotte tra le forze politiche". Alla domanda su quale lettera scriverebbe per Natale Schifani risponde: "quella di assistere l'anno prossimo ad una politica che si parli, che si esca dall'incomunicabilità, dall'odio, dalle offese e ci si dia un vocabolario più pieno di contenuti e buona volontà". 

"Clima di quasi pacioficazione" "C'é un clima politico quasi di riappacificazione e questo non può che essere salutato con grande ottimismo e grande fiducia". Schifani ribadisce la sua convinzione sul fatto che il clima politico sia cambiato dopo l'episodio dell'aggressione al presidente del Consiglio domenica 13 dicembre. Secondo il presidente del Senato "si può avere fiducia in un domani con una politica meno litigiosa e conflittuale e più dialogante sulla grandi riforme alla quali ci richiama sempre il presidente della Repubblica".

Truppe in Kosovo "Non ho dubbi che anche se questa dislocazione diversa dei nostri soldati si possa trovare l'unanimità di tutte le forze politiche". Il presidente del Senato ritiene che non ci siano problemi sulla proposta del ministro della Difesa Ignazio La Russa di dislocare in Afghanistan la brigata Pinerolo, ora in Kosovo.

"Il Parlamento - ha sottolineato il presidente del Senato - ha dimostrato in questa legislatura una grande unità e una grande solidarietà verso tutte le nostre missioni di pace". "C'é stata - osserva Schifani - un'ampia convergenza che conferma quale sia stato l'impegno e la scommessa dell'Italia per portare la pace nel mondo garantendo così la pace anche al proprio interno".

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