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Schumacher: «Finirà come Italia-Francia»

Benny Casadei Lucchi

nostro inviato a Magny Cours

C’è un italiano che vuol far vincere i francesi, Fisichella, e c’è un tedesco che si sente italiano, Schumi. Passata la sbornia nazional popolare dei mondiali di casa, il signor Michele Calzolaio abbandona i panni di Michael Schumacher per vestire quelli tricolori dell’uomo Ferrari. Le libere del venerdì raccontano dei soliti collaudatori scarichi di benzina che se la godono pigiando sull’acceleratore, mentre i piloti titolari pensano a Gp e qualifiche. Per cui, dopo aver decriptato la griglia, ecco che il miglior tempo è di Alonso seguito da Fisichella, davanti a Schumi. Settimo Massa. È di nuovo Ferrari contro Renault, Italia contro Francia. «Potrei vincere», dice il leader del mondiale felice dei 19 punti di vantaggio, ma preoccupato «perché la Rossa e la nostra monoposto ormai si equivalgono; decideranno le gomme, prepariamoci a corse dove dominiamo noi e altre dove tocca a loro. Sarà così fino all’ultima gara». E Fisichella, con in testa il casco dedicato al mondiale degli azzurri, tradisce subito il bel pensiero cromatico: «Da italiano mi piacerebbe far vincere i francesi in casa loro...». Michele Calzolaio, da buon italiano di fresca autonomina, non ci sta: «Siamo in casa Renault, ma in fondo, il loro, è un team fatto d’inglesi». Concetto sacrosanto, però valido anche a Maranello e dintorni. Rincara: «E comunque, anche se giochiamo in casa altrui, Italia-Francia c’è già stata e sapete com’è finita...». Insomma, ci crede. «Abbiamo portato molte piccole novità, siamo messi bene... Se è il caso di scommettere su l’uno o sull’altro? Troppo difficile, tenetevi i soldi in tasca, compratevi un gelato e prendetevi il sole...».
Questi i contendenti, in un pomeriggio in cui si è parlato anche del futuro e delle ormai noiosissime, onnipresenti, devastanti gomme. Dal 2007, complice il ritiro della Michelin, sarà la Bridgestone a rifornire tutta la F1. Ross Brawn, dt Ferrari, lo ammette sincero: «Visto il rapporto stretto avuto per anni con i giapponesi, sarebbe stupido dire che, all’inizio, la maggiore conoscenza non ci avvantaggerà... Però accadrà lo stesso alla McLaren che fornirà a tutti i team le centraline elettroniche».

Chiamatela par condicio tecnica.

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