Schumacher stupito: «Vanno a 20 all’ora...»

da Valencia

La giacca è rossa, come deve essere, ma l'uomo con le quattro ruote si accuccia sotto un enorme marchio Toyota, non Ferrari. Michael Schumacher è arrivato su Emirates Team New Zealand portato per mano dallo sponsor Omega, ha provato le emozioni, poche per la verità, di una regata molto facile contro la sempre eroica +39. Prima della partenza devono avergli fatto un bel lavaggio del cervello. In Coppa America tutto ciò che sporge sopra il bordo da fastidio… e lui, che di aerodinamica se ne intende, obbedisce. Appena ogni tanto lo si vede alzare la testa per cercare gli avversari e capire qualcosa della regata. Ma l'emozione è solo in partenza, quando le due barche si inseguono come al solito nel circling. Poi la regata scorre fluida con i superfavoriti sempre davanti agli italiani.

Un particolare divertente su Michel, il quale guarda i numeri che scorrono sui display delle velocità: la F1 supera i trecento all'ora, qui è una fortuna vedere il log, indicatore di velocità, segnare più di dieci-undici: al massimo una ventina di chilometri l'ora.

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