Le enciclopedie ci dicono che il Canis Aureus - nome scientifico che suona meglio di sciacallo - è un animale «opportunista». E che là dove vive viene considerato creatura esclusivamente notturna. In Italia no. Qui gli imitatori a due sole zampe - ma purtroppo a tante parole - del caninide che campa sulle disgrazie altrui, costituiscono una categoria indefessa. Sempre lì, pronti a dire la loro, sparuta ma fastidiosa compagine in servizio attivo permanente.
Così anche ieri, mentre in Abruzzo vigili del fuoco, Protezione civile, medici e alpini, in congedo da tutto meno che dal loro grande cuore, si dannavano per salvare, curare o dare sepoltura, cera già chi, invece, parlava, parlava e ancora parlava... Con un obiettivo su tutti: la Protezione civile e il suo responsabile, Guido Bertolaso.
«Pare che il dramma potesse essere in parte evitato, facendo evacuare prima le persone», ha sentenziato Vittorio Agnoletto, grillo parlante del Prc/Sinistra europea, facendo suo, a posteriori, il vaticinio di quel Giampaolo Giuliani che nei giorni precedenti il sisma aveva sparso il panico diffondendo unopinabile teoria sulla prevedibilità dei sismi. Tanto convinto della stessa, però, da ritornare a dormire ogni notte a casa. Prevedibile anche il corollario di Agnoletto: «Per questo chiedo le dimissioni di Bertolaso». E se lui prevede col senno di poi, ecco un rubrichista del Tg3 osare lardito collegamento tra i crolli di ieri e le possibili conseguenze future del Piano casa. Insomma, un insolito «effetto-causa», anziché il più tradizionale e logico «causa-effetto».
Grazia Francescato, garrula portavoce dei Verdi (esistono ancora?) ed esponente della vendoliana «Sinistra e libertà», ha rispolverato in chiave anti sisma un collaudato spauracchio della gauche: il Ponte sullo Stretto. Unaltra signora, la presidente della Provincia aquilana Stefania Pezzopane (Pd), oltre a dare il benvenuto al premier auspicando che «non sia venuto a fare solo la sua passeggiata», ha smentito una certezza ben radicata nel mondo scientifico facendo invece suoi gli allarmi di un singolo. Definendo quindi il terremoto come «tragedia annunciata». Slogan un po logoro a cui è ricorso anche il presidente dei senatori dellIdv, Felice Belisario, lamentando che anziché dare ascolto agli allarmi di Giuliani, Bertolaso volesse denunciarlo per procurato allarme.
Infine, la testa del sottosegretario lha chiesta anche Daniela Melchiorre, presidente dei Liberal democratici ed ex magistrata della Procura militare, dopo una premessa - «oggi è il giorno del cordoglio» - che puzza tanto di ipocrisia.
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