Michela Giachetta
Sedurre il visitatore, di qualunque età, sesso, nazionalità. Recuperando quell'accezione antica del termine «sedurre», ossia portarlo via, lontano, ma, in questo caso, senza trucchi o inganni. Lontano dall'idea che la scienza sia una cosa difficile, incomprensibile, per addetti ai lavori. Via da un'immagine di Genova provinciale, chiusa in sé. Lontano dagli stereotipi sulle formule, la matematica, i numeri. E condurlo, invece, verso mondi sconosciuti, dove i numeri possono risultare familiari, verso pianeti lontanissimi, ma, di colpo, a portata di occhio, a dialogare con addetti ai lavori, usando parole che poi così difficili non sono. Soprattutto se c'è chi te le sa spiegare. E farlo attraverso mostre e spettacoli. Il tutto in una Genova che fa da ponte verso altre nazioni, diventando per due settimane una città internazionale. Il Festival della scienza, in programma dal 27 ottobre all'8 novembre si propone proprio questo: portare il visitatore, bambino, curioso o scienziato che sia, lontano, al di là di quelle «frontiere», tema dell'edizione 2005, che lega come un filo rosso un programma ricco di quasi 250 eventi, fra conferenze, mostre, spettacoli e laboratori. A esplorare questo tema saranno chiamati scienziati, filosofi, intellettuali e artisti, che si confronteranno con il pubblico per soddisfare le curiosità dei più piccoli e ampliare la conoscenza dei più grandi, siano turisti, appassionati o ricercatori.
Saranno oltre 130 le conferenze, gli approfondimenti e le tavole rotonde in programma al Festival. Impossibile elencarle tutte, in un viaggio che sfiora le più svariate discipline. Prima fra tutte, comunque, la fisica, che corona idealmente le celebrazioni per il centenario di Albert Einstein e la chiusura di un 2005 dichiarato dall'Unesco «Anno internazionale della fisica». La kermesse genovese sarà aperta da Robert Laughlin, professore all'università di Stantford e premio Nobel per la fisica, che spiegherà perché i più grandi misteri di questa materia non siano da ricercare da qualche parte ai limiti estremi dell'universo, ma molto più vicino a noi e alla nostra quotidianità. Si parlerà anche di frontiere interiori, ossia di quelle racchiuse nella nostra mente, con gli studiosi di neuroscienze, argomento sempre cruciale del Festival. E dalla complessità della mente reale e virtuale si passerà alle complessità della genetica e del genoma umano: un'altra frontiera, forse la più scottante oggi, a cui Genova dedica particolare attenzione per consentire al pubblico di partecipare con una nuova consapevolezza al dibattito in corso su questi argomenti. Di cellule e staminali, ingegneria genetica, banche dati genetiche, terapie geniche e clonazione terapeutica discuteranno alcuni fra i maggiori esperti italiani - come Andrea Ballabio, Alberto Mantovani, Carlo Alberto Redi - e internazionali, come la ricercatrice inglese Linda Partridge e l'oncologo parigino David Khayat.
Un'ampia sezione della manifestazione sarà poi dedicata alle frontiere del pianeta Terra, fra esplorazione, suggestione fotografica spettacolare e osservazione naturalistica. E dalla Terra si passerà poi alla sua diversità interna, discorrendo di geni, popoli e lingue, e dedicando, in questo modo, un intero filone alle problematiche della diversità, intesa in senso biologico, ma anche linguistico e culturale. E, visto che con questo Festival, giunto alla sua terza edizione, si vuole dimostrare, fra le altre cose, che la scienza non è poi così astratta come la si dipinge, saranno attivi anche mostre e laboratori, in cui alla scienza si potranno mettere «sopra le mani» (hands-on): è questa la parola chiave che accomuna gli oltre 50 allestimenti interattivi e didattici, che stimolano il pubblico di ogni età a esplorare i temi della frontiera scientifica e a cogliere le sottili connessioni che legano questa materia alle altre visioni e interpretazioni della realtà. La mostra «Acqua Aria Terra Fuoco», ad esempio, si proporrà di tracciare i fili che legano i 4 elementi attraverso cui si manifesta l'energia che muove il nostro pianeta: ciascuna area, dedicata ai singoli elementi, verrà riempita da una pluralità di sensazioni e si esprimerà in una molteplicità di linguaggi. Nella mostra laboratorio «I Segreti dei dinosauri», il visitatore potrà addirittura effettuare scavi in aree simulate, alla ricerca di reperti fossili o assistere in diretta alla ripulitura e al restauro di un reperto. Ma vi saranno anche «Le stanze dei numeri», «L'universo del mare» e «Le frontiere polari». Per allargare le vostre frontiere, andando al di là dei luoghi comuni sulla scienza.
Il biglietto intero costa 8 euro, ridotto 6. Il numero telefonico a disposizione del pubblico è 010.6591013. Le scuole, invece, devono rivolgersi allo 010.6598772. Il programma dettagliato sarà visibile da oggi sul sito: www.festivalscienza.it.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.