A Natale bisognerebbe star tranquilli, non andarsi a cercare gli incubi affastellati da Chris Weitz, nel polpettone epico, ispirato dallomonimo libro di Philip Pullman, allinseguimento del successo di Harry Potter, con corteo di streghe, maghi e religiosi pazzi. E peccato per un cast di stelle, che brillano poco, tratteggiando le vicende del Jordan College, in quel di Oxford. Dove Lyra (la scafata deb Dakota Blue Richards, che pare Giuliana De Sio) è destinata a possedere la bussola doro, mistico strumento voluto anche da Miss Coulter, lalgida Nicole Kidman, assatanata scienziata sadica nei confronti dei bambini. Cè di mezzo il Magisterium, poi, ovvero il Vaticano, che pretende di controllare lumanità. E meno male che Lord Asriel (un immoto Daniel Craig) va al Circolo Artico, per indagare su una misteriosa polvere, mentre la strega Serafina (Eva Green) e un aviatore texano (Sam Elliott) si alleano con Lyra, accompagnata dal suo daimon, come tutti, del resto, in questo prodotto dun cupore angosciante.
Per dire: il doppio della Kidman è una scimmia doro (che lei schiaffeggia), mentre quello dun prete cattivo è una iena e via duplicando uomini e bestie, in banale zoomorfia da effetto speciale.
Dietro le quinte, la squadra creativa sindustria a suggestionare i piccoli con orsi corazzati e leopardi delle nevi, mentre unaurora boreale asfittica scurisce il fantasy, che nasconde una prepotente ambizione: insegnare agli juniores il culto per la Scienza e il disprezzo per la Fede.
LA BUSSOLA DORO (Usa, 2007) di Chris Weitz con Nicole Kidman, Sam Elliott. 110 minuti