A forza di picconate, la legge 40 rischia di andare a pezzi ancor prima dei ritocchi promessi entro fine mese dal ministro della Salute, Livia Turco. Cè laspetto eugenetico degli embrioni chimera, che viene vietato dalla normativa italiana solo a parole, perché di maglie larghe tra le righe se ne trovano.
Ci sono le regole sulla fecondazione assistita che vengono aggirate dalle coppie con un pezzo di carta. In pratica, gli aspiranti genitori, prima firmano un consenso informato con cui accettano di trasferire in utero tutti gli embrioni - parificati a vite umane dalla legge 40 - poi si rifiutano di trasferire nellutero della donna i tre embrioni ottenuti con le tecniche di fecondazione artificiale. La procedura è banalissima. Prendono carta e penna e scrivono quattro righe alla direzione della struttura sanitaria, diffidandola dal triplo impianto. In questo modo gli embrioni rimasti vengono per forza congelati, anche se la normativa lo vieta. «Lescamotage esiste, conferma - Guido Ragni, direttore del Centro di sterilità della clinica Mangiagalli - però gli episodi di diffida sono rari e da noi non ne sono capitati».
In effetti la contraddizione della legge cè. Da un lato larticolo 14 permette la creazione di un massimo di tre embrioni i quali, se effettivamente ottenuti, vanno tutti trasferiti nellutero della donna. Dallaltro le linee guida della legge dicono che «il transfer non è coercibile» poiché nessuna terapia, dice la Cassazione, può essere messa in atto contro il volere del paziente.
Il direttore del centro per la sterilità Hera di Catania, Nino Guglielmino, può però testimoniare che le cose possono andare diversamente. «Non è vero che i magistrati la pensano sempre così spiega lesperto - a una mia paziente, una donna talassemica, venne trasferito in utero, su ordine del tribunale di Catania, anche un embrione malato. E questo ancora prima delle linee guida che poi permisero di scartare quelli diagnosticati anomali al microscopio». Dunque, due pesi e due misure. La legge può essere aggirata ma poi la casualità fa il resto. Potrebbero esserci magistrati che si impuntano e altri che non si scomodano neppure per verificare un caso contestato di fecondazione assistita. Il medico si ritrova comunque col cerino in mano. Diviso cioè fra due doveri: rispettare la legge e al contempo la volontà della paziente. Comunque vada, il congelamento è un ritorno al passato. Ma perché le donne non vogliono farsi trasferire i tre embrioni? Per evitare gravidanze plurigemellari (passate da un 1,8% a un 4,7%) che aumentano del 40% il pericolo di aborti prematuri o di malformazioni dei neonati.
Dagli embrioni fecondati a quelli chimera. Larticolo 13 della legge 40 li vieta. Ma i picconatori della normativa sono pronti a spiegare perché il materiale genetico proposto dalla ricerca britannica sfugge alla normativa italica. «Quello che viene prodotto è un entità biologica particolare, ottenuta a un Dna umano e Dna mitocondriale allinterno di unovocita bovino», osserva Giuseppe Testa, biologo molecolare dellIstituto europeo di oncologia. Carlo Flamini, ginecologo, aggiunge che «liniziativa ha come unico scopo la ricerca scientifica e non avrà nessuna applicazione clinica».
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