Gli scioperi bloccano la città fermi bus, metrò, treni e aerei

Dunque lo sciopero selvaggio dell’aria si è andato a sovrapporre a quello annunciato del trasporto pubblico. La mobilitazione, indetta da Cgil Cisl e Uil e dai sindacati autonomi Orsa, Faisa e Fast, è la terza indetta per il rinnovo del contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2007. I lavoratori chiedono il passaggio al contratto unico della mobilità per tutti gli addetti ai trasporti e l’adeguamento della retribuzione all’inflazione. I mezzi di superficie si sono fermati dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio, in modo da garantire la fascia protetta. Ma non sempre è stato così: la linea 14 - ci segnala una lettrice - «non ha rispettato le norme sui servizi minimi garantiti. Infatti tra le 8.10 e le 8.35, quindi nella fascia protetta, nessun mezzo della linea 14 è transitato a Piazza Firenze. In quel periodo dovrebbe transitare ogni 7 minuti». Secondo Atm sarebbero rientrati nei depositi il 64% di tram, filobus e autobus, mentre le tre linee della metropolitana si sono completamente fermate. Adesione al 69% invece per i dipendenti della Net, la «costola» di Atm che gestisce i trasporti extraurbani a nord est di Milano. Diversa la versione dei sindacati, che parlano di adesione tra il 70 e il 100%.
Disagi enormi anche per i pendolari a causa dello sciopero dei dipendenti delle Ferrovie dello stato che si sono fermati domenica alle 21 per 24 ore, fatta salva la finestra dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Agitazione che ha riservato brutte sorprese ieri mattina per chi arrivava da Bergamo. Il treno delle 7.25 per Milano Centrale è stato soppresso nonostante fosse garantito in casi di sciopero. Oltre al danno, la beffa perché un convoglio è invece partito alle 7.30 da Bergamo: si trattava di quello delle 6.27 per Sesto San Giovanni in ritardo di 65 minuti. Peccato, però, che il treno arrivasse a Lambrate invece che in Centrale. Quando il convoglio è entrato in stazione lo sciopero dei mezzi pubblici era già iniziato. Risultato? Alcuni pendolari sono stati costretti a prendere un giorno di ferie. Stesso scenario per le ferrovie Nord, con mezzi che hanno circolato dalle 6 alle 9 e dalla 16.30 fino alle 19.30. Anche il collegamento dalle stazione di Cadorna allo scalo varesino è stato garantito con un servizio di navetta.
Traffico in tilt in città e sulle tangenziali.

Chi infatti non possiede un’auto si è rivolto al car sharing: ieri mattina Guidami, la società di Atm che cura il noleggio a tempo delle auto, è stata presa d’assalto con un incremento di utilizzo del 60% da parte degli abbonati. Oltre 150 le persone che hanno telefonato al numero verde per avere informazioni, mentre in 400 hanno visitato le pagine del sito www.guidami.net per conoscere le modalità di abbonamento al servizio.
Marta Bravi

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