Enrico Lagattolla
Udienza saltate, processi rinviati, aule deserte. Il primo giorno di sciopero indetto dagli avvocati contro il decreto Bersani sulle liberalizzazioni limita al minimo lattività del Tribunale. E poi, giudici e legali contro. I primi, che dichiarano «illegittima» una protesta iniziata senza il necessario preavviso e che si dovrebbe protrarre oltre la durata massima prevista per legge, chiedono che vengano presi provvedimenti disciplinari contro quei professionisti «sulle barricate». I secondi che, per voce del presidente del consiglio dellordine milanese Paolo Giuggioli, si dicono «pronti ad andare avanti, a piè fermo».
«Sappiamo che alcuni giudici del dibattimento sono intenzionati a spedire allOrdine gli atti dei processi saltati», prosegue Giuggioli. «È una cosa indecente, perché lindubbia gravità della situazione, la difesa dellordine costituzionale e la tutela dei cittadini giustificano la protesta».
Piuttosto, «una cosa indecente è il decreto Bersani, che non ha le caratteristiche di necessità e urgenza, e che rischia di scardinare la categoria in maniera drammatica». «Aspettiamo che il Governo ci convochi, ma con le novità introdotte dal decreto rischiamo lo scadimento della professione». «Non è vero - prosegue - che labolizione dei minimi tariffari porterà a una riduzione dei costi della difesa. Anzi, consentirà ai professionisti più disinvolti di offrire i propri servizi a condizioni vessatorie, lucrando su alte percentuali delle somme che spettano ai propri assistiti». E «non è vero che la pubblicità commerciale consentirà di conoscere meglio le differenze tra i singoli professionisti. A giovarsene saranno solo gli studi più ricchi, a danno dei giovani avvocati e dei clienti». Di opposto parere Marco Donzelli, presidente del Codacons. «Leffetto della protesta per ora ha avuto ripercussioni solo sui clienti, che si sono visti rinviare le udienze di oggi di circa sei mesi, senza contare che il rinvio verrà fatto pagare a loro».
Oggi, intanto, proseguono le iniziative di protesta. Alle 9.30, lonorevole di Alleanza nazionale Paola Frassinetti si troverà con gli avvocati di An davanti al Palazzo di giustizia in opposizione a «provvedimenti - dice il deputato - con cui si vuole togliere dignità allavvocatura e dequalificare la nostra categoria.
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