Sciopero e allarme bomba: la città si paralizza

Per vincere a Genova, bisogna guardare a Cesenatico.
Non sono impazzito, non sulla geografia perlomeno. E comunque non più di chi pensa, sul serio, non per scherzo o per vedere l’effetto che fa, di proporre agli elettori di centrodestra candidati a sindaco come Enrico Musso, scelto personalmente da Berlusconi, nominato senatore da Berlusconi e poi fra i primi a votare contro la fiducia a Berlusconi. Anche il 14 dicembre dello scorso anno, quando sembrava che la manovra di Palazzo guidata da Fini, facesse cadere il Cavaliere.
So perfettamente che la cittadina romagnola che ha dato i natali a Marco Pantani è parecchio distante dalla Liguria. Ma seguitemi bene e capirete perchè dico che un candidato moderato può vincere a Genova, espugnando per la prima volta nella storia Palazzo Tursi.
Ipotizziamo che Marta Vincenzi vinca le primarie del centrosinistra. E non c’è niente di più facile, dato che Roberta Pinotti ha fortemente irritato tutti i vertici e anche la base del suo partito rifiutando di fare un passo indietro, insieme a Marta, quando gliel’hanno prospettato, per lasciare spazio a un candidato come Lorenzo Basso o Francesca Balzani che avrebbe vinto a mani basse sia le primarie, sia le elezioni vere e proprie. Ecco, a mio parere, la senatrice democratica rischia di pagare moltissimo questo rifiuto (anche se oggi è tutta una gara a dire che è tutta fantapolitica e che nel Pd vanno d’amore e d’accordo), oltre che il suo appoggio al governo Monti. Qualcosa in grado di far scappare anche il più entusiasta dei supporters pinottiani.
Però, una Marta vincente alle primarie, rischia seriamente di perdere il Comune.

È vero che i genovesi sono autolesionisti, è vero che la nostra città ha un livello di anelasticità e di vischiosità del voto unico al mondo, citato come modello (negativo) addirittura nei manuali di geografia politica, ma sfido chiunque a farsi un giro sui mezzi pubblici o per la strada e trovare una persona, anche una sola, che parla con entusiasmo di Marta Vincenzi come sindaco. Sarò sfortunato, ma io non l’ho trovata. (...)