Parigi Giorno di paralisi in gran parte delle 194 prigioni francesi, in cui circa 60mila persone sono detenute in condizioni di sovraffollamento, sotto la vigilanza di 24.300 guardie carcerarie. Proprio la protesta contro l'eccessiva concentrazione dei detenuti è alla base dell'iniziativa dei sindacati dei «secondini», affiliati alle principali confederazioni sindacali. Le guardie carcerarie francesi non possono scioperare, ma ieri - garantito il servizio minimo all'interno degli istituti di pena - si sono radunate di fronte ai cancelli gridando slogan ed esponendo striscioni contro Rachida Dati, ministra della Giustizia. Quest'ultima era in viaggio all'estero, a prova del fatto che ormai sta prendendo le distanze dai problemi del dicastero che guida da due anni. Sarkozy le ha praticamente imposto di candidarsi alle prossime elezioni europee e le sue dimissioni dal governo sono questione di settimane.
Le guardie carcerarie hanno tentato persino di impedire l'uscita dalle prigioni dei detenuti che dovevano recarsi in Tribunale per i loro processi. In alcuni casi i secondini sono venuti alle mani con i poliziotti, che hanno fatto uso di lacrimogeni per aprire la strada ai convogli diretti ai palazzi di giustizia.
Oltre a chiedere la costruzione di nuove prigioni e l'assunzione di altri colleghi, le guardie carcerarie sollecitano migliori condizioni salariali e la riorganizzazione dei ritmi di lavoro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.