Andrea Indini
Si potrebbe anche azzardare la parola «sciopero». Ma forse sarebbe meglio parlare di «invito» rivolto ai clienti delle prostitute ad astenersi, almeno per una notte, dal sesso a pagamento. La data è lunedì prossimo, Ferragosto.
La provocazione a «incrociare le braccia» è stata lanciata ieri dal «Progetto: la ragazza di Benin City», rete formata da ragazze africane vittime della tratta, libere o ancora costrette a prostituirsi, e dai loro amici. Uniniziativa senza precedenti. «Da uomo a uomo, da cliente a cliente», fanno sapere gli organizzatori del primo sciopero del sesso a pagamento della storia di Milano. Lintento è quello di denunciare la condizione di vita di migliaia di giovani donne, soprattutto straniere, costrette a prostituirsi nella nostra città. Lo sciopero «è unazione simbolica per richiamare lattenzione su questo problema», spiega Claudio Magnabosco, responsabile dellassociazione e compagno di una ragazza nigeriana conosciuta proprio sulla strada.
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