Scolari a rischio choc anafilattico ma in classe mancano i farmaci
4 Aprile 2008 - 02:04I pediatri lanciano invano lallarme al Comune: «Le maestre imparino la manovra antisoffocamento»
A Genova ci sono almeno dieci casi di bambini a rischio choc anafilattico, ma nonostante gli appelli ripetuti dei pediatri al Comune, le scuole dellobbligo non si sono mai attrezzate per affrontare eventuali emergenze che potrebbero far rischiare ai bambini la vita. La denuncia arriva dai pediatri di famiglia e dai professionisti che operano nei consultori e che già nel luglio dello scorso anno avevano scritto allassessore comunale Paolo Veardo per chiedergli un intervento. Appello caduto nel vuoto. «Abbiamo dieci soggetti riconosciuti a rischio nelle scuole genovesi, ma ve ne possono essere altri - spiega Alberto Ferrando, pediatra e vicepresidente dellOrdine di medici di Genova -, tuttavia non siamo ancora riusciti a varare il progetto contro lo choc anafilattico, che prevede, come è già avvenuto in Lombardia, che nelle scuole sia tenuta ladrenalina e si addestrino gli insegnanti che si rendono disponibili a intervenire. Inoltre sono almeno due o tre anni che facciamo pressioni sullamministrazione per realizzare un corso antisoffocamento nelle scuole, ma anche in questo caso nessuna risposta».
I pediatri insistono sulla necessità di realizzare anche nella nostra città e in Liguria corsi di educazione sanitaria che siano al passo con i tempi. «È ormai riconosciuta in maniera unanime dagli specialisti lopportunità di introdurre nelle scuole la lettura ad alta voce - continua Ferrando -, contro disturbi comportamentali, problemi di dislessia sempre più frequenti e nevrosi più o meno importanti, inserire nella vita delle scuola anche materna queste pratiche sarebbe davvero significativo, perché la lettura ad alta voce da parte degli adulti aiuta i bambini a sviluppare imporntanti processi di apprendimento che serviranno loro in futuro».
A questo proposito va segnalato a genitori e insegnanti il sito www.leggerepercrescere.
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