Scommettere (e incassare) su chi non vincerà la Champions

Lo scommettitore freddo non ha bisogno di scegliere squadre o giocatori che poi vincono sul campo, spesso gli è sufficiente cavalcare quelli sovraquotati e poi giocargli contro. Tattica impossibile nel «giorno per giorno», perché gli aggiustamenti delle quote sono quasi automatici e l’aggio del banco smorza l’effetto della nostra presunta maggiore competenza rispetto al mercato. Tattica invece possibile guardando al medio periodo. Esempio concreto: è difficile che lo Spartak Mosca vinca la Champions League, è facile invece sfruttarne la quota attuale: 200 come vincente a Wembley il 28 maggio. Di sicuro, vista la classifica del girone F, lo Spartak approderà agli ottavi ed il passaggio del turno della sua rivale (anche fosse l’Inter o il Barcellona) avrà una quota bassa ma non stracciata: 1,30, ad essere pessimisti. Ci presenteremo quindi agli ottavi con 10 euro sullo Spartak vincitore finale a 200, il che significa 1.990 euro teorici da gestire. Per «difendere» questa scommessa puntiamo 40 euro sul passaggio del turno dell’Inter della situazione: se passano i nerazzurri incassiamo la vincita netta di 2 (12 del passaggio del turno meno i 10 persi), se invece lo Spartak compie l’impresa verrà maggiormente onorato dalle quote nei quarti.

Sarà quindi più facile coprirsi, con la somma da recuperare che diventerà 50 (i 40 persi sull’Inter più i 10 dell’antepost): si potrà resistere come minimo fino alle semifinali. E se il mercato dovesse credere nei russi forse anche fino in fondo. Gioco rischioso se fatto su una squadra sola, ragionieristico se fatto su tutte le «medie» sovraquotate.

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