Prima le carceri, poi la «black list» - lelenco di fornitori e prestatori di servizi in odor di mafia e dunque da estromettere da appalti e subappalti per quanto riguarda le opere pubbliche - poi ancora le case circondariali. Brutto quarto dora, nella mattinata di ieri, per il governo, che in rapida sequenza si è visto battere, sia pure per un soffio, dalla più presente opposizione. Galeotta è stata un po di distrazione nelle file del Pdl. I tre ordini del giorno dellopposizione, due del Pd e uno dellUdc, sono stati presentati in rapida sequenza intorno alle 11 e 30 e in altrettanto rapida sequenza bocciati sul filo di lana: 248 a 244, 250 a 244, e 250 a 249. «La maggioranza ha qualche ammaccatura»,gongola il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. «Andare sotto ogni tanto sugli ordini del giorno è normale», replica il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli.
Gli ordini del giorno, tutti con il parere contrario del sottosegretario Guido Bertolaso, riguardano, come si dceva, le carceri e la «black list». Per quanto riguarda gli istituti di pena gli odg impegnano il governo a mandare più assistenti sociali e psicologi e a contenere il sovraffollamento.Sconfitta in tre votazioni Maggioranza distratta Su carceri e «black list» lesecutivo va sotto
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.