(...) che, fino a questanno scolastico compreso, sono totalmente esenti dal pagamento della mensa. La domanda è chiara: «Anche il prossimo anno le famiglie nomadi saranno esonerate dal pagamento?». E qui il sindaco cambia il suo atteggiamento e da amministratore torna ad essere professoressa. Alla domanda non dà una risposta. Preferisce replicare insegnando al suo interlocutore che non esiste più il concetto di famiglia nomade e replica con unaltra domanda. Ma alla richiesta di ulteriori chiarimenti ribatte che «nessun nucleo è esente dal pagamento di reddito a prescindere e tutti devono presentare regolare documentazione». Gli fa da spalla lassessore Veardo a cui non piace che formalmente il Giornale possa parlare di famiglie italiane, famiglie extracomunitarie o famiglie rom. Meglio non fare distinzioni a sfondo razzista.
Raccolto anche lulteriore preziosismo dellassessore si insiste sullesenzione per le famiglie di zingari. «Non esiste alcuna dispensa. Tutte le famiglie sono tenute a documentare con il modello Isee per ottenere lesenzione o lagevolazione dal pagamento del servizio mensa - spiega Veardo-. Non è mai esistita lesenzione totale a prescindere per nessuno». Se le famiglie non presentassero il modello? «Ci sono gli uffici comunali ed i servizi sociali a controllare che tutto venga svolto con attenzione. La nostra vera lotta - prosegue lassessore- è quella contro chi dichiara redditi sbagliati o fa false dichiarazioni». Nessuna esenzione totale a prescindere, nessun trattamento di favore per alcuno. Peccato che basti andare sul sito ufficiale del Comune di Genova, cliccare sullarea «scuola e formazione» e scegliere la voce ristorazione per capire che le cose stanno tutte in un altro modo. Perché per lattuale anno scolastico, ma la stessa regola varrà anche per il prossimo visto che non vi è stata modifica sulle fasce delle quote ma solo sugli importi, lesenzione totale al di là del reddito familiare è proprio per i minori nomadi. Si cita testualmente il sito del Comune: «minori nomadi». Quelli che secondo la professoressa, pardon, il sindaco Vincenzi non esistono. Perché come insegna la prof., il termine nomadi non esiste. Eppure sono i suoi stessi uffici a mettere nero su bianco quanto lei e lassessore Veardo hanno seccamente smentito. Lagevolazione cè e suona anche in maniera discriminatoria. Una sorta di razzismo alla rovescia che vede esentati dal pagamento di un servizio pubblico un certo numero di famiglie, fossero anche due, che non dovranno pagare un euro per i pasti dei figli anche se dichiarassero al fisco milioni di euro. In questa forma di esenzione non sono contemplate le famiglie italiane (termine che tanto disgusta Veardo) ma neanche quelle extracomunitarie. Ieri sera lassessore Veardo ha fatto marcia indietro spiegando che la certificazione Isee da questanno sarà chiesta anche ai nomadi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.