(...) quando si sono immersi tra ruderi e macerie di quello che un tempo era il Forte del Poggio non avevano idea di cosa potessero davvero trovare. E oggi che lintera collina a ridosso del centro di Triora è completamente nascosta dalla vegetazione e da vecchi ruderi di case dallaspetto spettrale si può solo affidare agli storici e a pochi testi dedicati alla zona il compito di capire cosa realmente rappresenti il passaggio segreto venuto alla luce nei giorni scorsi grazie al lavoro degli speleologi.
I libri ricordano la difesa di Triora nel 1625 dallassalto delle truppe franco-piemontesi. Andando ancora indietro nei secoli si può arrivare al XIII secolo quando alcune antichissime case sorgevano intorno al forte San Dalmazzo prima che il borgo si «trasferisse» più a valle, nella zona dove verrà poi edificata la Chiesa della Madonna delle Grazie. Queste case costituirono il «burnus», abitato dapprima soltanto dalla plebe, ma più tardi, verso la fine del secolo, ecco i Borrelli (nobili del paese) costruire la loro casa patrizia, ancora oggi in discreto stato. Appunti, ricordi che però non fanno mai cenno al passaggio segreto scovato dagli speleologi, quella galleria scavata nella roccia, con tanto di scalini, che scende verso ovest, probabilmente per condurre allesterno delle antiche mura. Finora gli specialisti delle grotte hanno percorso solo il primo tratto, parzialmente rivestito in muratura con la sola ultima parte di pareti rocciose e fangose a vista. Dopo poco più di quindici metri infatti questa galleria sotterranea è interrotta da una frana, che parrebbe provenire da una seconda galleria. Mistero su mistero. Anche perché il cunicolo potrebbe portare al sottosuolo della chiesa di San Bernardino. Riportando dattualità unincredibile coincidenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.