Scoppia una cava, muore un operaio di 20 anni

Scoppia una cava, muore un operaio di 20 anni

Torino Un boato sordo all’alba di ieri ha fatto tremare le valli saluzzesi e lasciato a terra, privo di vita, un giovanissimo operaio di vent’anni.
Poteva trasformarsi in una strage l’esplosione che si è verificata alla cava «Balma Oro» di Bagnolo Piemonte - nel Cuneese - dove un container è saltato in aria per una perdita di gas. Una mattina fredda, freddissima. Così, quando poco prima delle 8, i quattro operai hanno raggiunto la cava, il termometro segnava sette gradi sotto zero, nessuno di loro si era stupito nel trovare i lucchetti, che chiudono due container, completamente bloccati dal ghiaccio.
Forse era già successo altre mattine in queste ultime settimane di neve e gelo e magari anche il metodo per sbloccare la serratura, era già stato utilizzato. I quattro si sono guardati in faccia, infreddoliti. Hanno pensato di sciogliere il gelo nel modo più sbagliato: il primo chiavistello si è aperto senza problemi, ma quando Valter Airaudo - operaio residente a Bibiana Torinese - ha cercato di scaldare il secondo lucchetto, si è verificata un’esplosione così violenta che lo ha scaraventato a diversi metri di distanza dal container. Il primo a soccorrerlo è stato il fratello Fulvio, diciannove anni, che ha riportato diverse ferite, fortunatamente non gravi. Solo un grande spavento per gli altri due operai, un 65enne e un 18enne di origini nigeriane che hanno assistito, impotenti, alla tragedia.
La cava di Bagnolo è posta in un’area difficilmente raggiungibile, a diversi chilometri dal paese e non avendo a disposizione altre strutture, i due container fungevano da magazzini per le attrezzature e il vestiario degli operai. Era quindi necessario aprirli e per sbloccare le serrature gelate i quattro colleghi hanno iniziato a scaldarli accendendo dei fiammiferi.
Il calore dei cerini non è però bastato per sbloccare uno dei due lucchetti, così è stato acceso un fuoco più grande, pare utilizzando alcuni giornali. Quella torcia improvvisata ha però innescato una violenta esplosione e Valter Airaudo, che era il più vicino alla porta, è stato completamente investito dalla fiammata ed è morto sul colpo.
Secondo le prime indagini di carabinieri e vigili del fuoco, a innescare lo scoppio potrebbe essere stata una bombola di gas custodita all’interno del container che, forse difettosa o chiusa in maniera errata, ha saturato l’area innescando la tragica esplosione.
L’area è stata posta sotto sequestro. Fulvio Airaudo è ricoverato in ospedale a Savigliano ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Come il fratello deceduto, il ragazzo vive a Bibiana con i genitori una sorella, titolare di un negozio di fiori.


Domani, intanto, si terrà una fiaccolata a Roma per ricordare, a un anno di distanza, le sette vittime della Thyssen Group di Torino, mentre martedì è iniziato il processo contro i titolari del Molino Cordero di Fossano dove a luglio dell’anno scorso, in un’esplosione, morirono cinque operai.

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